“A chi ha cantato, canta e canterà” di Stefano Saccardi

Annuario 2007

… e’ la dedica stampata sul libretto che accompagna il cd “L’en bel color” del Coro Enrosadira di Moena. Perchè ho questo cd? Adesso Ve lo dico …

… ad agosto sono riuscito a trascorrere con mia moglie ben tre giorni sulle Dolomiti, esattamente a Carezza. Avevo un buon ricordo di Carezza avendovi trascorso anni fa delle serene vacanze con i figli allora ancora piccoli. Roda di Vael, Catinaccio, Coronelle, Cigolade, Re Alberto, Torri del Vajolet, Latemar, Pietralba, la Promenade della Principessa Sissi e via discorrendo!

Partenza di buon’ora per arrivare a destinazione entro mezzo giorno, trovare la sistemazione e poter fare subito una camminatella pome-ridiana. Questa primavera cliccando in qua e in là su internet ho visto che il quotidiano Alto Adige di Bolzano attuava l’iniziativa di pubblicare una volta a settimana 6 cd con canti di cori alpini e di montagna. Essendomi sembrata un’iniziativa interessante, scoprii telefonando al giornale che essi non spedivano per posta i cd ma solo direttamente da loro avrei potuto effettuare l’acquisto. Quale migliore occasione per fare l’acquisto! Giunto a Bolzano mi sono recato alla redazione dell’Alto Adige dove ho potuto prendere quanto mi interessava. Si tratta della raccolta di ben 126 canti di montagna e degli alpini eseguiti da vari Cori di tutta Italia, alcuni in diretta, e suddivisi per temi: Voci della Montagna, Orgoglio Alpino, Liriche d’Amore, Soldati di Montagna, dalle Alpi agli Appennini, Canti di Gioia e di Guerra.

Partenza e attraverso la Val d’Ega l’arrivo a Carezza dove ci dà il ben venuto un tempo da lupi, nebbia e pioggia. Previsioni per i giorni successivi: meglio non leggerle! Comunque il 1° giorno siamo riusciti a fare la passeggiata rifugio Paolina, rifugio Fronza alle Coronelle, rifugio Roda di Vael e discesa al Passo di Costalunga. Il giorno successivo rifugio Ciampediè, rifugi Preuss e Vajolet, rifugio Passo Principe e ritorno. A chi interessa il rifugio Passo Principe è stato completamente ristrutturato ma riaprirà a marzo 2008 per gli sci alpinisti. L’ultima sera dopo cena Vigo di Fassa effettuava la manifestazione che ora va tanto di moda della “notte bianca”. Negozi aperti, bancarelle per le strade che offrivano le più svariate delizie gastronomiche tipiche, gli alpini con il vin brulè, carrozza trainata dai cavalli per i bambini ecc…

Profumi, sapori, colori, costumi tipici ma anche suoni. Passeggiando per le vie del vecchio paese ad un certo punto giunge agli orecchi una melodia familiare, prima in lontananza poi sempre più vicina, degli applausi, un capannello di turisti attenti ed assorti: sotto una tettoia di legno molto antica cantava un Coro, l’Enrosadira di Moena! Numero 31 elementi diretti dal maestro Luigi Chiocchetti con il tipico costume tirolese giacca di panno rosso, pantaloni di camoscio sotto il ginocchio e calzettoni bianchi con nappine come divisa.

Rifugio Roda di Vael

Avevo perso gran parte del concerto ma sono riuscito ad ascoltare Benia, Sanmatio, la ceseta de Transacqua, Ste-lutis, Maria lassù, un paio di brani in ladino e il Signore delle Cime. Per concludere il concerto è stata richiesta a gran voce dai presenti l’esecu-zione de “La Mon-tanara”. Il maestro Chiocchetti si è rivolto agli astanti invitandoli a cantare insieme al coro e dirigendo il folto pubblico. Mi è sembrata un’iniziativa molto simpatica quella di dirigere il pubblico nel canto del futuro inno ufficiale del Club Alpino Italiano, che ha accomunato tutti gli appassionati presenti nell’amore comune per la montagna ed il canto. Il Coro che ha 26 anni di attività è stato molto applaudito e gradito. Al corista che mi ha venduto il cd mi sono presentato come corista de “La Martinella” di Firenze porgendo i miei complimenti per le esecuzioni; ed egli in cambio ha un’espressione di meraviglia:

La Martinella di Firenze! Eh beh però…..Vi conosco….. Voi siete di un altro pianeta! Sto ancora chiedendomi però in che senso se più alto o più basso? Comunque è stata una piacevole serata sotto le stelle e la mattina alle 12 eravamo a casa,

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