Il Club Alpino Italiano di Scandicci compie 10 anni di Alfio Ciabatti

Prima fila festa 10 anni (foto P.Mazzoni)Come in una salita in montagna al raggiungimento della cima, ci si guarda indietro appagati pensando già alla prossima vetta, anche nella Sottosezione di Scandicci dopo 10 anni di attività abbiamo guardato indietro continuando a pensare al futuro.

Raccontare come la Sottosezione di Scandicci è arrivata ad essere quello che è senza cadere nell’autocelebrazione, è difficile. Non penso che serva fare l’elenco di cosa è stato fatto, i programmi sono conosciuti. Proverò invece a descrivere come è stato fatto. Non è importante dove si va ma come si va, questo è stato il filo conduttore del nostro fare e su questo ecco qualche riflessione.

Attualmente l’offerta di gite escursionistiche è ampia e variegata: dai tanti gruppi trekking all’accompagnamento professionale, oggi in montagna organizzati si può andare in mille modi. Ci siamo accorti però che chi partecipava alle nostre gite spesso aveva già fatto attività con altri gruppi, ma chiedeva qualcosa di diverso e nuovo. Era desideroso di fare trekking non solo con le gambe, ma anche con la testa e con il cuore. Inoltre abbiamo percepito la necessità di ogni partecipante di essere considerato nella sua singolarità pur all’interno del gruppo. Questi e tanti altri aspetti che sono illustrati di seguito, uniti al fatto che abbiamo avuto la fortuna, “di competere” se mi è permesso il termine, in un territorio dove l’escursionismo organizzato non era presente, hanno portato alla crescita della Sottosezione.

DA SX A DX  PATRIZIO MAZZONI PAOLO BRANDANI SIMONA BATACCHI ALFIO CIABATTI LAURA GIORDA E GABRIELE BAGGIANI MEMBRI DEL CD Scandicci (foto L.Berti)

Abbiamo cercato di lavorare seguendo questi principi:

Rapporto amichevole con i frequentatori. Il socio che partecipa alle iniziative deve sentirsi tra amici che condividono la solita passione, quella della montagna. Quindi l’accompagnato non partecipa ad una gita dove il rapporto si esaurisce con il termine della gita ma la fine di una gita prepara la partecipazione alla prossima in un rapporto di serena amicizia. Il CAI non è una società di servizi, ma un club dove condividere le passioni e tanto altro in una sorta di convivenza amichevole.

Apertura delle attività all’esterno in modo particolare ai non soci. Spesso si sente dire che le gite devono essere riservate ai soli soci del CAI. Non sono d’accordo perché le escursioni aperte alla partecipazione degli esterni permettono di far conoscere il nostro sodalizio. Inoltre i partecipanti esterni sono potenziali nuovi soci (molti lo sono diventati). Il rinnovamento è la linfa vitale dell’associazionismo.

Interazione con le altre realtà associative del territorio e con la Pubblica Amministrazione. Alle nostre latitudini, il CAI è visto spesso come un’entità di elite, un’associazione un po’ snob riservata a pochi. Il messaggio che siamo riusciti a trasmettere invece è che il CAI è un’associazione nella quale convivono aspetti diversi del vivere la montagna, ma è un mondo aperto, ricco di conoscenze, di esperienze, da condividere e da utilizzare. Con questa convinzione, abbiamo ricercato sinergie con altre associazioni scambiando interessi e mettendo in comune le reciproche competenze nel rispetto delle diverse identità. In quest’ottica sono state organizzate iniziative con circoli fotografici, cineclub, pubbliche assistenze, scuole ed altre realtà del territorio. Il rapporto con il Comune è sempre stato positivo e a questo proposito segnalo la nostra presenza a varie attività dell’associazionismo di Scandicci e la sempre grande partecipazione all’evento annuale “Montagna in fiera” che ogni anno ci permette di organizzare una serata alpinistica promossa proprio dall’Amministrazione Comunale.

Castello dell'Acciaiolo interno (foto P.Mazzoni)
Al Castello dell’Acciaiolo

Preparazione, formazione, passione degli accompagnatori. La fortuna o il caso, hanno voluto che la Sottosezione sia nata e cresciuta senza interferenze o ombre. Tutto quello che è stato fatto è il risultato di un lavoro di preparazione estremamente serio. Il risultato è che oggi abbiamo sei Accompagnatori titolati di cui uno di livello nazionale membro anche della Scuola Centrale di Escursionismo e abbiamo già altri due candidati per i prossimi corsi di Accompagnatore Sezionale. All’interno della Sottosezione ogni Accompagnatore ha un proprio spazio di competenze che gli è riconosciuto e che crea scambi e collaborazioni proficue nel gruppo degli accompagnatori. La conseguenza è la significativa partecipazione alle escursioni, ai corsi di Ferrata e di sci di Fondo che da diversi anni vedono il tutto esaurito. La competenza, la collegialità, il confronto, il rispetto e l’amicizia sono le basi che hanno creato questa bella realtà.

Qualità delle iniziative sia nella ideazione e preparazione che nella gestione. Questo punto completa il precedente. Il programma delle escursioni è il biglietto da visita della Sottosezione. La ricerca d’itinerari sempre nuovi e interessanti, magari non difficili, ma appassionanti, è l’obiettivo di ogni accompagnatore che li gestisce interamente, dall’ideazione alla realizzazione fino al consuntivo. Un percorso organizzativo importante, che è mediato e armonizzato dalla commissione gite della Sottosezione. Cerchiamo itinerari per tutti, di varia difficoltà e tipologia: semplice e turistico, traversate impegnative, per famiglie con bambini, escursioni in ambiente innevato, ferrate, sci di fondo, gite e iniziative per i ragazzi (“la montagna dei ragazzi”a Poggio Valicaia ). La passione che mette l’accompagnatore per la “sua” gita si trasmette agli altri in modo quasi contagioso.

Iniziative dedicate alla cultura. Sono un forte sostenitore degli aspetti culturali del CAI. Affermo da sempre che il CAI non è solo un’associazione di alpinismo e trekking ma molto di più. L’articolo 1 del CAI scritto circa 150 anni fa è ancora attuale e recita: “… ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. Il territorio italiano è composto per oltre il 76 per centro da rilievi, lo studio e la conoscenza dei vari aspetti scientifici di questo nostro terreno di gioco diventa un dovere morale. “Passi e pensieri” è lo slogan che quest’ anno sta accompagnando i 10 anni di vita della nostra Sottosezione.

Mentre camminiamo dobbiamo anche pensare a preservare l’ambiente ed a scoprirne la sua storia. Ecco quindi varie iniziative culturali, conferenze tenute da personaggi di rilievo del mondo scientifico, presentazione di libri, film, enogastronomia tipica, solo per citarne alcune. Anche nei volantini di presentazione delle escursioni c’è sempre una breve presentazione nella quale s’inquadra il territorio e le sue particolarità. Alcune gite hanno un filo conduttore che si protrae negli anni come la Via Francigena o il trenotrekking. La conoscenza è libertà e quale libertà più grande è quella che si trova andando in montagna.

Comunicazione sempre viva e rivolta anche ai non soci. Fare e far sapere, da qui l’impegnativo obiettivo di essere presenti sul territorio tutte le volte che è possibile e comunicare al meglio i nostri programmi. Il nostro piccolo stand alla Fiera annuale di Scandicci si è rivelato un ottimo vettore di presentazione che puntualmente ci permette di conoscere ed essere conosciuti. Le nostre sobrie e regolari e-mail agli iscritti fanno il resto.

DA SX A DX ROBERTO MASONI PRESIDENTE CAI FIRENZE E ALFIO CIABATTI (foto L.Berti)
Alfio Ciabatti con Roberto Masoni (Presidente del CAI Firenze)

Trasparenza della gestione con allargamento del CD anche ad altri soci. Un punto importante che serve a coinvolgere con la necessaria trasparenza nella gestione della Sottosezione, anche altri soci che abbiano competenze, serietà, capacità e soprattutto voglia di fare. Questo aspetto garantirà un più facile ricambio nella non semplice gestione della nostra organizzazione.

Fra le tante cose che siamo riusciti a fare, ce n’è sono alcune che non sono andate come avremmo voluto. Avevamo in progetto la sistemazione di alcuni sentieri della nostra area, alcuni nuovi, anche mediante nuova segnaletica verticale e la pubblicazione di una carta escursionistica aggiornata. Un’attività importante che abbiamo dovuto purtroppo sospendere ma che comunque riprenderemo quanto prima. Anche per il ciclo escursionismo per il quale avevamo preso contatti con alcuni gruppi della città, non siamo stati in grado di poter dare il seguito necessario, ma non abbiamo perso le speranze. Questo elenco di punti che sembrano ovvi, sono però il frutto di discussioni e confronti talvolta anche accesi durante serate, che spesso finiscono tardi, ma anche durante gite e sbicchierate tutti insieme, sempre con una gran voglia di fare divertendosi.Nonostante tutto, abbiamo creato tante aspettative, non so se forse troppe, speriamo di non deludere in quanto la responsabilità e l’impegno non sono da poco.

CORO LA MARTINELLA (foto L.Berti)
il Coro della Martinella

Tutte le iniziative sono gratuite, i programmi di dettaglio saranno disponibili sul sito web della Sottosezione e inviati a chi è iscritto alla nostra mailing list o chi ne fa richiesta scandicci@caifirenze.it

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