“Il Gruppo Escursionistico Emilio Orsini compie 20 anni” di Pasquale Parcesepe

Maggio 2008

All’interno dei 40 anni trascorsi dal 1°centenario del CAI di Firenze, vi è da annoverare anche la nostra nascita, cari amici escursionisti e non.

Il GEEO è nato il 5 febbraio 1988, in una riunione che ormai siamo pochi a ricordare, dato che molti di quel tempo hanno preso strade diverse.
In quella prima Assemblea fu eletto il nostro primo Consiglio, composto da nomi che qui è d’obbligo oltre che piacevole riportare: Ugo Corti (Presidente), purtroppo non più tra noi; Ghiberto Piccini, apparentemente ora in disparte, per ragioni di età,  ma per noi costante punto di riferimento; Silvano Degl’Innocenti e Amelia Morini, da poco di nuovo attivi presso di noi; Ezio Lotti, che ormai solo di tanto in tanto si affaccia in Sede; Ulderigo Martelli, il mitico Ulderigo, che neanche a tardissima età rinunciò ai suoi viaggi e alle sue serate in casa con proiezioni di centinaia di diapositive; Mario Bonechi, che purtroppo ha dovuto rinunciare alla montagna per problemi di salute. E poi Gianpiero Del Bianco, che dopo aver messo sù tutto, insieme ad Ugo Corti, dovette rinunciare all’incarico e all’attività escursionistica per motivi familiari. Il nome del Gruppo fu suggerito proprio da Giampiero Del Bianco. Emilio Orsini è stato Presidente della Sezione CAI di Firenze per ben 23 anni, dal 1959 al 1982! Mi dicono non fosse un camminatore, dilettandosi in altre attività all’interno del Sodalizio, ma  credo che l’onore se lo sia meritato lo stesso. La crescita del nostro Gruppo è dovuta soprattutto all’impegno di Ugo Corti, che sin dall’inizio vi si dedicò praticamente a tempo pieno.
I frequentatori delle nostre escursioni sono stati, in tutti questi anni, molte centinaia: vorrei qui elencare tutti quelli di cui conservo il  ricordo, ma farei torto a molta gente. Una persona, però, la voglio ricordare: Piero Staderini. Sorridente e gioviale, ma facilmente irritabile, disponibile ma anche burbero, è stata la nostra colonna per un periodo purtroppo non lungo, ma ha lasciato un indelebile segno tra di noi. Quel 4 agosto 1999 io facevo parte del gruppo che grazie alla sua organizzazione riuscì a raggiungere la Capanna Margherita. Piangemmo in cima per la felicità, e piangemmo poi a valle per la triste notizia della sua scomparsa. Morì come forse avrebbe desiderato: in un rifugio alpino, davanti ad un piatto di pastasciutta. E’ anche grazie alla sua eredità se  oggi siamo uno dei pochissimi Gruppi, se non l’unico, ad effettuare escursioni tutte le settimane, per tutto l’anno.
Come tutte le cose, anche noi siamo cresciuti. La struttura, all’inizio insicura e aleatoria, si è consolidata. Annualmente viene fatto un programma gite ponderato sulle diverse difficoltà e sulle diverse caratteristiche del territorio non solo regionale, ma anche nazionale. Da cinque anni effettuiamo un Corso di Escursionismo di base a cui hanno fin’ora partecipato una media di 30 persone. Iniziammo anni fa, e stiamo portando avanti, la ridisegnatura di tutti i sentieri della nostra zona (con pochissime forze, ahimè!). Ci siamo dotati, grazie all’aiuto del Gruppo Regionale CAI Toscana, di un pantografo che ci permette di sostituire i vecchi cartelli manuali o metterne là dove non ci sono mai stati.
Ad oggi i nostri punti deboli sono: la mancanza di volontari per la manutenzione dei sentieri di cui parlavo sopra (il Gruppo può contare solo su tre-cinque membri effettivi); la scarsità di Accompagnatori di Escursionismo titolati, disponibili a  dedicarsi seriamente e fattivamente alle nostre attività; un ricambio effettivo nel Consiglio Direttivo (tra gli attuali consiglieri, in diversi ricopriamo questa carica da 9 anni o oltre).
Il superamento di questi problemi rappresentano le nostre sfide future. I 140 anni del CAI di Firenze e i 20 del GEEO stanno però a dimostrare che possiamo farcela.

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