“Una vetrina di prestigio per la Biblioteca I. Cocchi” di Cristiana Casini

Gennaio 2008

Grazie alla adesione della nostra biblioteca a SDIAF (Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina), lo scorso anno abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla mostra “La vetrina degli archivi – documenti per la memoria”, mostra che si è svolta dal 27 aprile al 18 maggio 2007 presso l’Archivio di Stato di Firenze.
Nonostante molto dell’archivio sezionale sia andato perduto con l’alluvione del 1966, tra i documenti disponibili ed in buono stato abbiamo scelto quelli che meglio parevano presentare il nostro sodalizio e testimoniare la vivace attività della sezione negli anni dalla costituzione agli anni ’20. Questi i documenti esposti:
– Il verbale della seduta di costituzione della sezione di Firenze (1° luglio 1868).
– Una lettera di Padre Filippo Cecchi, dell’osservatorio Ximeniano, a G. Battista Rimini, presidente della sezione fiorentina, per la costituzione dell’osservatorio meteorologico dell’Alvernia (20 maggio 1873).
– Il testo manoscritto della lapide apposta sopra la porta della stanza adibita ad osservatorio all’interno del Convento de La Verna.
– Il programma della inaugurazione del “Ricovero Alpino” al lago Scaffaiolo (1878).
– Il bollettino sezionale Gennaio-Febbraio 1923 con la notizia dei primi campionati toscani di sci e due foto di sciatori anni ‘20.
Scopo della mostra è far conoscere attraverso il materiale posseduto da archivi storici, istituti culturali e dalle più varie forme di aggregazione della società civile, la ricchezza di un’area in cui storia, cultura, arte, partecipazione si intrecciano in una felice “anomalia”. Si è voluto ricostruire le origini ed i modi di questa anomalia documentandone le peculiarità territoriali ed istituzionali, ed esemplificando la ricchezza e la varietà del patrimonio documentale di quello che è considerato universalmente uno dei maggiori giacimenti culturali del mondo. Storia istituzionale, della cultura, del vivere solidale ed associato sono qui illustrate e si possono toccare con mano negli esemplari esposti: dalla Pala della Crusca, alle lettere di Ungaretti, dal Censimento Napoleonico al Referendum per la Repubblica, dagli statuti medioevali alle lettere dei combattenti della Resistenza, dai progetti urbanistici alle opere di Michelucci e Conti, ai progetti culturali di nuovi mondi possibili. Una mostra per curiosi e per studiosi che vuol svelare e far sempre più conoscere i contenitori di questa ricchezza e di questa memoria, in modo che cittadini sempre più informati e consapevoli possano difenderla, perpetuarla e soprattutto usarla per costruire il futuro.
La Biblioteca I. Cocchi del CAI Firenze

Questo recitava il volantino della mostra: preparare il materiale, le didascalie, i testi per i pannelli, le brochure e seguire l’allestimento è stato un lavoro non facile, ma credo che ne sia valsa la pena: cercare di riguadagnare un posto tra le istituzioni culturali della città non si realizza solo con una mostra, ma credo che sia comunque un seme gettato, un altro passo verso l’esterno, qui dove ancora il Club Alpino si scambia con gli alpini e dove nessuno più si ricorda quanta parte aveva la sezione nella vita della città. Trovarsi a fianco di istituzioni prestigiose, come l’Accademia della Crusca, la Colombaria, la fondazione Michelucci, lavorare insieme a tante persone che scoprono la tua realtà come tu impari a scoprire ed apprezzare la loro è stato davvero molto stimolante e devo dire che ha ripagato le fatiche e gli sforzi di chi volenteroso, ma pur sempre solo volontario, ha fatto dei salti mortali per tener dietro a tutto.

Ma la mostra ha prodotto anche altro: ogni istituto ha realizzato (in collaborazione con l’Istituto della Memoria in Scena) un documentario della durata di 15 minuti: “Gli archivi si raccontano… il patrimonio documentario dell’area fiorentina”.
Chi era presente alla festa della sezione, lo scorso 24 novembre ha potuto vederlo. Si tratta di una vera e propria collana documentaria che potrà essere disponibile per un pubblico più vasto, magari attraverso progetti che potranno coinvolgere Enti Pubblici quali la Regione Toscana, la Mediateca e il Ministero, oppure altri possibili sviluppi con passaggi su reti RAI nazionali e regionali, o RAI SAT, edizione parziale dei dvd con sottotitoli in inglese e francese, edizione completa dei dvd per home video (allegabile a quotidiani del territorio). Inoltre potrebbe essere proposta in varie sedi la pubblicazione parziale su siti internet e la proiezione integrale in musei, mostre, convegni.
Intanto, a partire dall’11 gennaio prossimo l’emittente toscana TVR trasmetterà ogni venerdì alle ore 21.15 una puntata di un quarto d’ora dedicata agli istituti che hanno partecipato alla mostra: le prime tre puntate saranno dedicate, a far conoscere lo SDIAF, alla mostra di aprile ed alla presentazione della brochure sugli istituti avvenuta nell’ambito di “Leggere per non dimenticare”; a seguire poi tutti gli istituti. Ogni puntata è pensata come presentazione dell’ istituto mediante lo strumento “documentario”, piuttosto che l’elaborazione del documentario stesso. Per questo motivo ognuno ha coinvolto un proprio rappresentante per una presentazione dell’Istituto e lo scorso 19 novembre il presidente generale Annibale Salsa, ha registrato il suo intervento, presentando il Cai e la sua attività, completando e confenzionando così la nostra “puntata”.
Vorrei concludere il resoconto su quanto fatto, con ciò che cercheremo di fare per la biblioteca nel 2008: l’apertura serale del mercoledì vuol essere un invito a frequentare, a conoscere la biblioteca e a questo scopo vorremmo anche organizzare appuntamementi fissi per la presentazione delle novità e di titoli particolarmente interessanti; appena pronto il nuovo sito internet avremo anche delle pagine a disposizione per pubblicizzare le attività e le iniziative che cercheremo di portare avanti, quindi se siete interessati… seguiteci.
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