“Concorso Nazionale di Fotografia di montagna” (Sottosezione Scandicci)

Annuario 2006

Fotografare è il modo più semplice ed immediato di comunicare. Chi davanti ad una bella fotografia non ha mai sognato oppure ha ricordato momenti particolari o ancora questa è stata fonte per nuove idee.La fotografia di montagna o documentaristica in genere ha sempre attratto per il contenuto ma a volte per  come questo è stato presentato nella ricerca di un preciso particolare o di un messaggio da trasmettere. Ricordare solo Vittorio Sella fotografo ed alpinista dei primi del secolo scorso oppure i grandi maestri della fotografia i fratelli Alinari, è alquanto limitativo ma serve soltanto per sottolineare l’importanza che la fotografia ha avuto nella storia. Da quando la fotografia è nata, l’evoluzione tecnologica degli apparecchi fotografici non si è mai fermata. Occorre però ricordare che la migliore macchina fotografica non fa il grande fotografo. Anzi normalmente è l’inverso. Nell’ultimo decennio la fotografia digitale si è imposta nella grande massa fondamentalmente per l’immediatezza del risultato e la possibilità di elaborare e stampare in casa le proprie foto e/o condividerle sul web o via e-mail.

Il Gruppo CAI Scandicci recependo la necessità diffusa di conoscere meglio la tecnologia digitale e nell’ambito delle iniziative statutarie tese a promuovere la conoscenza della montagna e dell’ambiente naturale in genere, ha organizzato nel 2004 un corso di fotografia digitale tenuto da Gino Cianci fotografo professionista e direttore della Scuola di fotografia “Sperimentart”. La conclusione del corso era prevista con una mostra delle opere dei partecipanti. Al termine del corso sulla scia dell’entusiasmo nostro e dei partecipanti, abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa di più. L’occasione era importante per far conoscere la montagna, il Club Alpino Italiano e perché no dare un po’ di visibilità al nostro Gruppo a Scandicci.

 

Un momento della mostra

L’amico Stefano Malfetti del Gruppo Fotografico “Prisma” di Scandicci ha suggerito l’idea di un concorso di fotografia di montagna che tra l’altro sarebbe stato interessante anche per loro. In giro iniziative del genere non ce n’erano  per cui l’idea era buona. Il titolo poteva essere: “Passato presente e futuro della montagna attraverso l’obiettivo fotografico: La montagna in ogni suo aspetto: paesaggistico, naturalistico, culturale, folcloristico, antropologico…”. Così ci siamo messi in moto. Il Direttivo del Gruppo Fotografico “Il Prisma” e la Scuola di fotografia “Sperimentart” di Firenze a cui abbiamo sottoposto il progetto hanno accettato di buon grado di affiancarsi nell’organizzazione. Il CD della sezione di Firenze riconoscendo la validità dell’opera ha contribuito con un piccolo ma prezioso aiuto economico. Anche gli sponsor contattati ci hanno dato fiducia e il Comune di Scandicci ha dato il Patrocinio riconoscendo lo spessore dell’iniziativa. Il concorso per essere tale ed avere validità per i fotoamatori è stato patrocinato dall’ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche) ed anche il regolamento è stato armonizzato a quello dell’associazione. Come tutti i concorsi fotografici abbiamo creato due sezioni: colore e B/N per tutti ed una sezione particolare B/N e colore per i soci CAI.


La valorizzazione delle opere inizia dal luogo dove vengono esposte. La scelta è caduta sul l’area espositiva del Centro Commerciale Ponte a Greve a Firenze la quale direzione dopo aver visionato il progetto lo ha accolto positivamente accettando di ospitare e sponsorizzare il Concorso. La pubblicità è stata fatta oltre che sui mezzi di informazione sociali del CAI, Internet e carta stampata, anche sui periodici specializzati di settore. Dopo che la giuria ha esaminato e selezionato le opere, queste sono state esposte da sabato 25 marzo a sabato  1 aprile 2006. All’inaugurazione della mostra e premiazione delle opere oltre alla giuria ha partecipato la rappresentanza del Comune di Scandicci, il vicesindaco Alessandro Baglioni e l’Assessore all’Ambiente Fabrizio Signorini, entrambi soci CAI. La partecipazione al concorso ha superato ogni rosea aspettativa. I concorrenti sono stati 59, di questi il 30% soci CAI, con oltre 300 opere complessivamente presentate. Le fotografie esposte si sono rivelate tutte di elevato livello tra le quali sono emerse quelle premiate.

La classifica dei partecipanti:
1° B/N Creati Roberto (Firenze) – 1° colore Stefano Severini (Firenze) – 2° B/N Enzo Zanni (Reggio Emilia) – 2° colore Filippo Andreini (Signa) – 3° B/N Giovanni Pugliesi (Enna) – 3° colore Maurizio Ciabatti (Firenze)

I soci CAI classificati sono stati i seguenti:
1° B/N e colore Patrizio Mazzoni (CAI Firenze) – 2° B/N e colore Massimo Pecchioli (CAI Firenze) – 3° B/N Lorenzo Furia (CAI Firenze) – 3° colore Pietro Gualandi (CAI Siena)

A tutti i classificati è stata consegnata una targa personalizzata ed un piccolo premio. Fuori concorso, la Scuola di Linguaggio Fotografico “Sperimentart” ha presentato alcune spettacolari fotografie tratte da lavori svolti dagli allievi della Scuola stessa. Da ricordare che durante il periodo espositivo sono state tenute due interessanti iniziative: una tavola rotonda sul tema “Luci e ombre dell’arte fotografica vista dal professionista e dal fotoamatore” e una proiezione di un audiovisivo sul tema: “L’ambiente montano ed il CAI”. La mostra ha avuto buon successo di visitatori a testimonianza che le buone idee, se ben concretizzate, hanno sempre successo.
Condividi questo articolo attraverso i tuoi canali social!

Lascia un commento