Nanga Parbat 1970 di Roberto Masoni

nanga-parbat-1970Conoscevo già Jochen Hemmleb per essere stato co-autore di un libro che affrontava i tanti punti interrogativi della morte di George Mallory nel tragico tentativo all’Everest del 1924. Hemmleb è indubbiamente un buon scrittore e un buon storico. Tantomeno possiamo sottovalutare la ricerca documentale realizzata per questo nuovo libro: Nanga Parbat 1970. Restano tuttavia i dubbi sulla morte di Gunther Messner, il libro non li svela e non poteva svelarli.

Di tutta la vicenda conclusa con la tragica morte di Gunther solo il fratello Reinhold sa come si svolsero e quale fu la dinamica dei fatti, forse nemmeno lui. Una cosa sappiamo: Gunther precipitò o fu travolto da una slavina sul versante Diamir del Nanga Parbat, questa è l’unica certezza. Abbiamo quindi la cornice ma non il quadro, abbiamo argomenti di discussione, certo, ma anche di fronte ad un libro documentatissimo, come quello di Hemmleb, non abbiamo risposte. Un pò come Mallory ogni qual volta ci chiediamo se abbia o non abbia raggiunto la cima dell’Everest. Lo sapremo solo se, e quando, il suo corpo sarà ritrovato sul versante che guarda il Colle Sud.

 Nanga Parbat 1970 è, tuttavia, un libro coraggioso poiché nessuno prima, a eccezione di Reinhold Messner, aveva raccontato il fatto né si era imbarcato in una ricerca di simili proporzioni. I documenti, anche tutti quelli riguardanti le numerose cause legali scaturite dall’evento, sono puntualmente raccontati. Anche le contraddizioni che emergono fra le varie testimonianze sono numerose. Contraddizioni dei partecipanti alla spedizione di Karl Herligkoffer, dello stesso capo spedizione, contraddizioni di Reinhold Messner. I resti del corpo, ritrovati sulla morena del ghiacciaio ai piedi del versante Diamir, non accertano niente, non hanno alcun significato se non affettivo da parte della famiglia Messner.

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Gunther e Reinhold Messner (a destra)
da www.onger.org

Ho letto tutti i libri di Messner sulla materia, anche qualche articolo rilasciato a media di settore. Il libro di Hemmleb non porta niente di nuovo, consideriamolo una raccolta di dati, nemmeno indifferente, ma niente più. Resta il valore alpinistico, assolutamente non indifferente: prima ascensione da parte di Gunther e Reinhold Messner del versante Rupal del Nanga Parbat e prima “traversata”  (almeno per uno dei due e per quello che ne so ancora non ripetuta) del Nanga Parbat.

Roberto Masoni

 

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