Un primo, parziale bilancio del 2013 di Roberto Masoni

DSCF6984Il tempo è volato. E’ già passato quasi un anno, più di dieci mesi, da quando questo Consiglio Direttivo si è insediato. Ho sempre avuto tenacia nelle mie idee ma, se ciò mi poteva aiutare, non ho mai avuto scrupoli a chiedermi dove e come potessi migliorarmi. Non sempre ci sono riuscito, ho infatti molti difetti, ma se non altro ci ho provato. E’ questo desiderio di progresso che mi spinge, talvolta, a chiedermi se ciò che questo Consiglio Direttivo ha costruito, in questo periodo, è stato adeguato alle aspettative dei nostri Soci, se le scelte fatte possano essere condivise. Se io, in prima persona, potevo proporre qualcosa di più o di diverso.

Di una cosa sono certo, abbiamo “lavorato” molto e con impegno, al di là dei risultati. Non ho dubbi se solo guardo alle cose cambiate, se solo mi fermo a fare un bilancio di questi primi dieci, undici mesi. Abbiamo, tuttavia, ancora un ampio margine di miglioramento e poiché non è mio costume fare giri di parole (il che non mi attira certo simpatie) dirò, senza voler irritare nessuno e senza generalizzare, che dobbiamo adoperarsi ancora molto sul senso di appartenenza, sullo spirito di servizio, sul “lavorare insieme” senza giochi di quartiere. Alla base di queste mie affermazioni c’è un motivo e cioè la necessità, per tutti noi del CAI Firenze – come d’altronde per tutto il Club Alpino – di aprirsi, di condividere, di aderire senza antagonismi, di coinvolgere al di là degli elogi di facciata. Ce la faremo, siatene certi. Per quanto mi riguarda, pur rimanendo poco tollerante nei miei confronti, mi ritengo per ora soddisfatto. Vediamo allora di fare un veloce bilancio di questi mesi nell’intento di informare, di rendere partecipi i Soci della vita della Sezione, cosa che ho sempre ritenuto fondamentale.

Sotto il profilo economico dirò una cosa già detta, dovete perdonarmi se sono insistente ma voglio dirlo ancora una volta: la riduzione del bollino annuale. Lo dico soprattutto per un motivo, per chiarire che non è “populismo” come frettolosamente qualcuno ha sussurrato, si chiama “attenzione” nei confronti dei Soci, non c’è nient’altro da aggiungere. Non solo, abbiamo abolito il cosiddetto “diritto di segreteria” ammontante a ben quattro euri per tutte le gite della durata di un giorno. In questo contesto ci siamo mossi con discrezione, con rispetto, lasciando piena autonomia alle Sottosezioni di conservare o meno questa consuetudine. Per valutare l’effetto di questi mancati proventi ci siamo mossi con raziocinio affidandoci all’autorevole opinione e alla competenza dei nostri tecnici che curano le finanze della Sezione, Enrico Sani in primis per il quale, credetemi, mi mancano le parole di ringraziamento. Aggiungo anche che abbiamo iniziato una politica di riduzione dei costi nell’ottica di una graduale eliminazione degli sprechi, nell’ottica di una consapevole ottimizzazione dei costi di gestione.

Voglio ora affrontare il discorso sulla Palestra di Arrampicata del Mandela Forum perché è doveroso mettere a conoscenza i nostri Soci di una realtà talvolta poco conosciuta ma che negli ultimi anni, grazie anche ai Direttivi precedenti, è cresciuta molto. Dirò che abbiamo finalmente ultimato i lavori di ampliamento iniziati nel 2012. La palestra del Mandela Forum è oggi la più grande e meglio attrezzata della Toscana ai prezzi più bassi della Toscana. Non è raro, certi pomeriggi, trovarvi anche 100 frequentatori. E’ un impegno costante, faticoso, del quale dobbiamo ringraziare tutti i nostri Soci (21 in tutto, non uno … due …) che prestano gratuitamente il loro tempo alternandosi al controllo delle frequenze nei giorni di apertura. Grazie a tutti anche se non ho lo spazio necessario per ringraziarLi uno ad uno come vorrei.

C’è una cosa di cui vado particolarmente orgoglioso: nel momento in cui scrivo sta prendendo il via il progetto “Equilibri in movimento” che prevede l’insegnamento dell’arrampicata e un’attività fisica psico-motoria per una diecina di ragazzi, raccolti in due fasce d’età, affetti da Sindrome di Down, un progetto nato dalla collaborazione con l’Associazione Trisomia 21 e il Quartiere. Una terza fascia di età, della quale fanno parte individui adulti affetti dalla stessa sindrome, sarà indirizzata all’attività escursionistica oltre alla consueta attività psico-motoria che svolgeremo nei locali della nostra sede. E’ un traguardo importante che ho voluto con tutte le mie forze e che fa, ancor più, del CAI Firenze un’associazione inserita nel tessuto sociale della città perché questo, anche questo, deve diventare patrimonio del nostro Sodalizio. Devo ringraziare, in particolare, tutti i nostri Accompagnatori di Escursionismo, i nostri Istruttori e Aspiranti Istruttori. Mi scuso con tutti Loro se faccio un’eccezione perchè mi corre l’obbligo di ringraziare in modo particolare Giorgia Contemori, vera artefice di questo obiettivo raggiunto. Grazie Giorgia, a te un abbraccio personale. Un grazie lo devo anche all’Associazione Palasport che gestisce il Nelson Mandela Forum per non averci fatto mancare il proprio appoggio. E a proposito di arrampicata, è stata ampliata la palestra di Stia, curata e voluta dalla nostra Sottosezione. E sempre a proposito di arrampicata è iniziata, nello scorso ottobre, l’attività della nuova palestra boulder curata dalla Sottosezione di Pontassieve della quale proprio lo scorso mese di luglio ho firmato la convenzione con il Comune di Pontassieve. Un abbraccio affettuoso ed un grazie a Marcello Lisi, Gabriele Inghirami e naturalmente a tutti i consiglieri delle rispettive Sottosezioni.

Ho detto del CAI che va sempre più inserendosi nel tessuto sociale della nostra città. Ciò mi offre l’opportunità di dirVi che, a conclusione di un iter iniziato nel febbraio scorso, il CAI Firenze è stato inserito nel Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale con particolare riguardo alle tematiche ambientali. E’ anche questo un traguardo importante, un abbraccio caloroso a Stefano Saccardi, neo consigliere ma soprattutto un amico, che si è impegnato per raggiungere questo prestigioso obiettivo. A proposito di nomine dirò anche che, dopo alterne vicende, siamo riusciti nell’intento di inserire Giancarlo Tellini, persona di autorevole competenza in materia, nel Comitato della R.E.T, la Rete Escursionistica Toscana, costituito presso la Regione Toscana. E’ un ruolo di prestigio che sancisce e rafforza la presenza del CAI in tutto ciò che riguarda la viabilità e la paesaggistica della nostra Regione. Grazie Giancarlo.

Fra le cose concluse in questi mesi e che mi offrono l’opportunità di alcune riflessioni a voce alta, vi è la costituzione delle nuove Commissioni del CAI Firenze, commissioni che ho fortemente proposto, trovando l’opinione favorevole del Direttivo, e cioè la Commissione Tecnica, l’Archivio Storico, la Commissione Scientifica e la Commissione Tutela Ambiente Montano ricostituita dopo anni di oblio. Hanno tutte svolto un ottimo lavoro. Sulla Commissione Tecnica non aggiungo altro a quanto ho già detto in occasione dell’Assemblea dei Soci del 21 marzo scorso. E’ un organismo fondamentale per conservare e aggiornare la prevalenza tecnica che il Club Alpino Italiano, non solo quindi nell’ottica del CAI Firenze, vanta nei confronti di altre forme di associazionismo. Sull’Archivio Storico dirò della bella iniziativa su Felice Giordano ma soprattutto del lavoro di trascrizione, già iniziato, di molti documenti importanti e di assoluto valore storico. Di rilievo anche la mostra ricavata da documenti e carte geografiche pregevoli, tutto di nostra proprietà, che al momento in cui scrivo è in fase di allestimento. Della Commissione Scientifica e della Commissione Tutela Ambiente Montano parlo in altra pagina di questo Annuario 2013. Un grazie quindi in particolare a Carlo Alberto Garzonio, Marco Bastogi, Sandro Caldini e agli amici della Scuola: Carlo Barbolini, Marco Passaleva, Leandro Benincasi, Valdo Verin, Eriberto Gallorini e Marco Orsenigo. E, a proposito di Scuola, colgo l’occasione per comunicare che la Scuola di Alpinismo Tita Piaz ha assunto, da questo 2013, il ruolo di Scuola Intersezionale grazie all’intesa raggiunta con il CAI di Arezzo.

Sotto il profilo della comunicazione abbiamo fatto notevoli passi avanti grazie alle nostre Newsletters che da gennaio Vi giungono con regolarità. Comunicazione, un tasto importante affrontato con metodo per la prima volta. C’è ancora molto da lavorare, c’è la necessità di rendere “visibile” il CAI come ha giustamente sottolineato il Presidente Generale Umberto Martini nella relazione morale dell’ultima Assemblea dei Delegati a Torino. C’è la necessità di promuovere le nostre iniziative con la consapevolezza della nostra competenza, occorre una “tendenza” sistematica a informare della bontà delle nostre proposte attraverso strumenti comunicativi che richiedono tempestività, passione. Stiamo anche lavorando per offrire ai nostri Soci metodi più dinamici di iscrizione on-line su un ventaglio di possibilità che vanno dall’iscrizione alle nostre iniziative settimanali al pagamento del bollino annuale. Stiamo trovando alcuni ostacoli tecnici ma ce la faremo. Ringrazio Marina Todisco, anch’essa neo Consigliere e anch’essa un’amica, per l’impegno costante che pone nella nostra comunicazione.

Sono partiti anche i lavori della Commissione che studia il nostro Regolamento Elettorale. Dissi subito, appena insediato e quindi in tempi non sospetti, che il metodo elettorale in uso aveva forti limiti di rappresentatività al punto da domandarsi perché cinque anni fa si ritenne di cambiarlo. Per due volte consecutive, nel 2009 e nel 2012, è stato eletto un Presidente che era, di fatto, un candidato unico. Paradossalmente gli sarebbe stato sufficiente un solo voto, magari il proprio, per essere incoronato Presidente della Sezione. Come dissi subito e come confermo oggi sono dell’avviso che vada rivisto il nostro Regolamento rendendolo adeguato allo spirito del CAI, quello di una consultazione aperta, quanto più partecipata possibile. Lo dico con tutta la mia onestà intellettuale avendo ottenuto, alle ultime elezioni, più voti di preferenza di qualunque altro candidato. Un augurio di buon lavoro alla Commissione.

Non vorrei annoiarVi più a lungo ma, perdonatemi, mi corre l’obbligo di ringraziare ancora qualcuno che nell’ambito del CAI Firenze ha una grande importanza. Innanzitutto Daniela Serafini e Giancarlo Campolmi che hanno allestito la mostra “Il CAI dalle origini fino ai giorni nostri”. Una mostra divenuta itinerante in quasi tutte le Sezioni toscane e che ha riscosso un successo forse impensabile inizialmente che premia la meticolosità e la competenza di Daniela e Giancarlo, che premia soprattutto il loro amore disinteressato verso il nostro Sodalizio. Grazie.

Un grazie di cuore a tutti i componenti della nostra qualificata task-force della “Sentieristica”, un gruppo di grande qualità che non sta lavorando “solo” alle segnature consuete, e quindi già questo un lavoro di grande spessore, ma anche a due progetti importantissimi: alla tracciatura GPS dei sentieri e, stimolati da un’idea mia e di Alfio Ciabatti, a una nuova edizione della celebre, mitica Guida dei sentieri della Provincia di Firenze redatta molti anni fa dall’ammirevole Socio Aldo Benini. A Giancarlo Tellini e a Piero Lazzerini, che ne sono i coordinatori, ma anche a tutti i componenti del Gruppo un ringraziamento particolare. Un grazie al CAI Prato per l’iniziativa comune su Felice Giordano, un grazie al CAI Sesto, ad Andrea Giorgetti in particolare, per l’iniziativa comune, svoltasi in Provincia, il convegno su “Disabilità e montagna”. Un grazie particolare a Cristiana Casini per la mostra allestita proprio nella sede del CAI Sesto, della quale dobbiamo ringraziare molto anche Aldo Terreni.
E finalmente … un grazie a Eleonora Bettini, Presidente del GSF, con la quale stiamo lavorando per riportare a casa, in via del Mezzetta, dopo decenni di assenza, lo storico Gruppo Speleologico Fiorentino. Un Gruppo che ha fatto, naturalmente insieme agli altri, la storia del CAI Firenze.

Un grazie a Carlo Marinelli, Enrico Sani, alle nostre Segretarie (Paola & Letizia) e un abbraccio a Riccardo Focardi e Remo Romei, presenze insostituibili per gli utili consigli che mi danno in totale disinteresse, per l’amicizia che mi dimostrano ma soprattutto per l’esempio che danno a tutti noi in quanto ad attaccamento nei confronti del Club Alpino Italiano. Un grazie ai nostri splendidi Delegati di Sezione: Eleonora Bettini, Marina Todisco, Valeria Tonini e Fabio Azzaroli che tanto si impegnano nel CAI Firenze e nel nostro Sodalizio più in generale. Ed infine devo farlo … un ultimo grazie per avermi molto “assistito” in questo primo anno di Presidenza a due Amici che molto mi aiutano: Marco Orsenigo (peraltro Vice Presidente di rara esperienza) e Carlo Barbolini. Amici, forse gli unici, che hanno il grande merito di non farmi mancare critiche e rimproveri, che sanno trattarmi male come forse nessun altro potrebbe permettersi. Grazie Marco, grazie Carlo anche per l’impegno che mettete nei confronti del CAI Firenze.

Grazie, infine, a tutti Voi, Soci del CAI Firenze che in molti dimostrate affetto nei miei confronti sperando di meritarmelo e di non deluderVi. Buon Natale e un sereno anno a tutti.

Roberto

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