A Torino l’Assemblea Nazionale dei Delegati di Marina Todisco

IMG_1517Annuario 2013 –  25/26 maggio 2013, cosa fanno i Delegati di Sezione

E’ la prima volta che ricopro il ruolo di Delegata di Sezione, ma non sono l’unica neodelegata per fortuna, ci sono anche Eleonora e Valeria, oltre naturalmente a Fabio veterano in questo ruolo e a Roberto e Marco che però non sono presenti, costretti a delegare, perché impegnati in altre attività della Sezione.

Fuori c’è un sole meraviglioso e camminando verso il Centro Congressi in via Vela vedo amate montagne che riportano i miei pensieri a fantastiche salite, il Gran Paradiso e il Monte Rosa, ma anche il Monviso che è la montagna simbolo del CAI e soprattutto quest’anno durante i festeggiamenti dei 150 anni del Soldalizio.

E’ proprio l’anno giusto per cominciare in un ruolo così importante, mi dico, bisogna votare per eleggere il Presidente Generale in concomitanza anche ai 150 anni, insomma, sarò all’altezza? Cosa posso fare per essere un buon Delegato? Come si svolgerà la riunione? Mi pongo molte domande, tra cui, mi chiedo se non rimpiango forse di non essere in solitudine su quelle brillanti cime che vedo ora solo da lontano.

Domenica la sala è piena, anzi direi posti in piedi! La riunione inizia un po’ in ritardo con un canto corale in filodiffusione nella grande sala congressi con le poltroncine rosse, anche la luce viene spenta per creare l’atmosfera ma forse per indicare di sedersi, quasi come al cinema. Soci delegati che ancora entrano e soci che cercano posto, alcuni, approfittando del buio, si siedono nei posti già occupati per altri, nel totale disappunto di chi li aveva prenotati con giacche, borse, zaini.
I rimanenti soci, visto l’esubero, possono occupare la saletta a lato per partecipare in videoconferenza o rimanere, volendo, in piedi nella sala principale.

La luce si riaccende e il Presidente ricorda i morti in montagna, quest’anno un presidente di sezione in valanga, vari soci in montagna di cui uno arso in un rifugio che ha preso fuoco; tutti in piedi in un minuto di silenzio: silenzio, come in montagna.

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La relazione morale del Presidente Martini da il via alle attività con il dictat di aprirsi al mondo, dunque segue la descrizione del bilancio d’esercizio, molto tecnica e dettagliata, degna del consiglio direttivo di una florida azienda. Si continua con le votazioni del Presidente Generale del Club Alpino Italiano e del Vicepresidente. Una mattinata di lavoro pieno. Il pomeriggio non è da meno con l’ardua approvazione del Nuovo Bidecalogo del CAI, che quasi divide l’assemblea a causa degli emendamenti. Il Nuovo Bidecalogo, egregiamente presentato dal Past-Pres Annibale Salsa, è uno strumento fondamentale di autoregolamentazione del Club Alpino Italiano. Lo conoscete?

Sabato invece? Voce ai Delegati! Ogni Delegato di Sezione ha pochi minuti per dire la propria, che è poi la viva voce della Sezione. Il discorso più ‘votato’ è stato quello del nostro Fabio, condiviso con tutti i Delegati e i Consiglieri in Sezione, evidenziava la difficoltà dei volontari sempre più schiacciati da regolamentazioni stringenti dettate dal CAI Centrale. Si riferiva in particolare, ma non solo, agli istruttori delle scuole del CAI e gli ha favorito ben un voto alla Presidenza generale! Anche se qualche invidioso gli ha suggerito di non votarsi la prossima volta…

La premiazione di alcuni ospiti d’eccellenza, che sono stati insigniti dell’associazione al CAI ad honorem, ha alleggerito l’evento. In particolare, commovente è stato il discorso di Armando Aste che presentava Pierre Mazeaud, canuto alpinista che ha trovato nella montagna l’elevazione spirituale dell’uomo.

Torno a casa con un nuovo bagaglio di esperienza. Il Club Alpino Italiano è anche questo: impegno, dedizione e volontariato, per la montagna.

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