Augusto Azzaroli – In memoria

Nato a Bologna il 28 settembre 1911, professore ordinario di Paleontologia presso l’Università degli Studi di Firenze, Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei, Direttore del Museo di Paleontologia dell’Università di Firenze, fondatore della Scuola di Paleontologia dei Vertebrati di Firenze.

Si è iscritto alla Sezione di Firenze nel 1937 insieme al fratello gemello Giulio, che pochi anni dopo sposerà la figlia del Prof. Bruto Caldonazzo ed alla fine degli anni ‘40 si trasferirà con la famiglia a Torino.

Ha sempre svolto un’attività alpinistica di rilievo, inizialmente nelle Dolomiti e poi, dall’immediato  dopoguerra, prevalentemente nelle Alpi Occidentali; un’attività che, considerando la distanza all’epoca effettivamente notevole che separa Firenze dalla Valle d’Aosta, si può definire intensa. Tra le salite di maggior rilievo compiute, dai primi anni ’50, la via del contrafforte centrale sulla parete Ovest del Monte Bianco, la traversata delle Aiguilles du Diable, il Pére Eternél nelle Aiguilles de la Brenva, il Canalone Marinelli al Monte Rosa. Molte anche le salite fatte con la moglie Lalla, come la Cresta Signal, varie volte la traversata dei Lyskamm al Monte Rosa e tante altre, fino a tarda età visto che l’ultima volta che è salito alla Capanna Gnifetti aveva quasi ottant’anni. Augusto e Lalla non si sono fatti neppure mancare un incidente grave, con la caduta di lui mentre salivano la cresta Sud dell’Herbetet nel 1957: frattura del malleolo, tre giorni e tre notti in parete bloccati fino al soccorso operato da Enzino Perruchon e la sua squadra di guide di Cogne.

Nella Sezione di Firenze ha prestato servizio attivo insieme agli amici dell’epoca (Berzi di tutte le generazioni, Paolo Sberna, Enrico Cecioni, Tommaso “Maso” Masini, Remo Romei, Giorgio Sestini, Sergio Serafini, l’indimenticato Giovanni Marchetti, e tanti, tanti altri), in cariche sezionali; è stato anche componente del Comitato Scientifico Centrale del CAI. Per qualche anno, appena andato in pensione, è stato anche corista nel Coro La Martinella. E’ stato certamente un socio che ha illustrato la Sezione di Firenze, che ora lo ricorda con affetto e gratitudine.

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