“Le uscite sezionali del Gruppo Alpinistico Tita Piaz” di Cristina Marrani

Gennaio 2008

Quelle che il Gruppo Alpinistico ha realizzato nell’anno 2007 sono state tre, una di alpinismo invernale in Appennino (Corno alle Scale) e due nel periodo estivo (Argentera e Schiara).

L’uscita invernale al Corno alle Scale è stata effettuata l’11 febbraio 2007, con ampia partecipazione di molti nostri Soci. La giornata, per quanto fredda, ci ha consentito di rispettare il programma proposto: siamo, infatti, partiti dal Rifugio Cavone, abbiamo risalito i Balzi dell’Ora e, per cresta, previo allestimento di corde fisse grazie all’opera degli Istruttori della Scuola Tita Piaz, siamo tutti giunti sulla cima del Corno alle Scale. Il tempo per qualche foto e poi ancora per cresta, risalendo il Cupolino siamo giunti al lago Scaffaiolo dove abbiamo finalmente goduto dei dolci del vicino rifugio Duca degli Abruzzi. L’uscita, abbastanza impegnativa, specie dal punto di vista climatico, ha avuto ampio successo anche per la buona forma fisica dei partecipanti.

La gita sezionale all’Argentera è stata altrettanto bella, l’ambiente molto suggestivo e la partecipazione numerosa. La gita si è svolta il 7 e l’8 luglio. Scesi dal pullman a Terme di Valdieri (mt. 1.368) lungo l’ex strada militare siamo giunti a  Pian della Casa (mt. 1.734). Da qui il sentiero ha iniziato a salire consistentemente fino al Rifugio Remondino (mt. 2.430) dove l’ultimo tratto, in particolare, ha misurato lo stato di forma dei partecipanti data l’elevata temperatura della giornata ed il buon dislivello. Al rifugio siamo stati davvero bene e si ricorda anche la buona qualità della cucina a cui tutti noi abbiamo fatto onore. Il giorno successivo si sono formati due gruppi, uno diretto alla Cima dell’Argentera Sud (mt. 3.297) e l’altro che ha invece seguito un anello più basso. Il percorso diretto alla cima ha risalito l’instabile canalone dei Detriti (il nome non è un caso) fino al Passo; da qui, indossate le imbracature ed il materiale da ferrata abbiamo percorso una suggestiva cengia che in costante esposizione ed obliquamente ci ha portato ad un tratto di cavo metallico, percorso il quale, siamo usciti sulla cima. Anche in questa occasione gli Istruttori della Scuola Tita Piaz hanno consentito che i tratti più esposti della cengia venissero percorsi in sicurezza, allestendo un tratto di corda fissa. Tuttavia anche i partecipanti hanno dato dimostrazione di ampia autonomia di movimento su terreni diversi. La discesa dalla cima è avvenuta per lo stesso tratto di salita, ripercorrendo quindi tutto il tratto fino al Passo dei Detriti da dove siamo scesi al Bivacco Baus e quindi fino all’interminabilmente lontano Rifugio Genova (mt. 2.015). Da qui siamo ulteriormente scesi, aggirando prima il lago artificiale e quindi per altri 300 mt., fino al sospirato parcheggio del pullman. Il secondo itinerario ha presentato minor dislivello con un percorso che dal Rifugio Remondino sale al lago di Nasta. Da lì, continuando in quota verso sud-est, il percorso ha raggiunto il Lago Brocan ed il Rifugio Genova dove i due gruppi si sono riuniti.

La gita alla Schiara si è svolta il 15 e 16 settembre 2007. Diversamente dall’anno precedente le condizioni del tempo ci hanno consentito di effettuare interamente il programma. Nella giornata di sabato abbiamo raggiunto il Rifugio VII°Alpini (mt. 1.490) dove numerosi si sono lasciati andare al piacere dell’informalità. Il giorno successivo un nutrito gruppo di combattenti ha affrontato l’itinerario di vie attrezzate programmato che prevedeva il superamento di tre ferrate, con avvio dalla Zacchi ed arrivo di fronte alla Gusela del Vescovà, bellissimo e suggestivo pinnacolo che segna l’attacco della successiva Ferrata Berti fino a raggiungere la vetta della Schiara (mt. 2.565) per ridiscendere dalla ferrata del Marmol fino a giungere nuovamente al Rifugio VII°Alpini. Da qui abbiamo ripercorso in discesa l’itinerario di salita del giorno precedente fino ad arrivare al parcheggio del pullman sotto le Case Bortot. Il gruppo che invece ha chiuso il circuito con minor dislivello ha compiuto un interessante e bel percorso passando dalle Forcelle Pis Pilon e Caneva, scendendo in direzione del Pian di Cajada e alla Casera Palughet, da dove è risalito fino alla Forcella Palughet e successivamente alla Forcella Zervoi, per giungere, attraverso la Val de Rui Fret, fino alle Case Bortot.
Le uscite sezionali, come ogni occasione di fare montagna insieme, sono risultate anche quest’anno, oltre che una buona occasione tecnica, anche un’opportunità per vivere insieme alcuni momenti, riscoprendo ogni volta il piacere e la soave leggerezza della amicizia tra noi. Alla fine delle giornate spesso viene alla mente il pensiero: “Meno male che c’ero”. Fare montagna è anche costruire un’amicizia.

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