Maggio 2006
Sulla traccia di Nives / Erri De Luca (Milano: Mondadori, 2006 € 14)
“Un’alpinista, al femminile si scrive con l’apostrofo e quell’apostrofo è la mia bandierina di donna che faccio sventolare lassù”Nives Meroi è la sola donna ad aver raggiunte sette 8000 in perfetto stile alpino, senza ossigeno e senza portatori e la sola donna al mondo ad avere salito tre ottomila in venti giorni, nel luglio 2003: i due Gasherbrum e il Braod Peak, in Karakorum.
Erri De Luca, scrittore ed alpinista “mediterraneo” ha accompagnato lei e Romano Benet, marito e compagno di salite, verso il Dhaulagiri. In questo libro, il dialogo di una notte insonne, una notte di confidenze, di domande e di ricordi. Diversi nel rivelare i loro più intimi pensieri, le loro storie, il loro modo d’intendere la montagna, e allo stesso tempo così vicini che una voce trova nell’altra il suo appoggio, la traccia del proprio voler dire. Uno dei paragrafi più belli del libro quello nel quale Nives racconta l’amore per il marito: “L’amore portato qua sopra, l’amore esposto a queste forze furiose di natura, l’amore da trascurare per poi ritrovarlo al suo posto, indurito come un soldatino sull’attenti, questo amore-ammore nostro è la cosa che ho in più rispetto alle altre scalatrici […] L’amore nostro è il mio combustibile, un’energia pulita.”
Le Alpi / Mario Cuaz (Il Mulino, 2005 € 12,50)
Non si tratta della storia delle Alpi, ma del ruolo che esse hanno avuto nella costruzione dell’identità nazionale. Le Alpi diventano italiane con la nascita dell’Italia e diventano sacro confine con la loro fortificazione e la creazione del corpo degli Alpini. La grande guerra approfondisce il senso di italianità delle Alpi che divengono sacrario della nazione. Dopo la seconda guerra mondiale, la svolta, gli alpini mandati al massacro sui fronti di Grecia e Russia in imprese folli e incomprensibili alle popolazioni montane porta ad un ripensamento delle Alpi: non più barriera, ma ponte tra le nazioni, terra che unisce e non divide, laboratorio di nuove forme istituzionali nella direzione della fine dei conflitti tra gli stati nazionali e verso l’unità europea. Questo libro è un racconto dell’immaginario alpino, una storia dell’uso politico delle Alpi, dei significati, dei miti e dei simboli che gli italiani hanno associato alle loro montagne
Storia del camminare / R. Solnit (Bruno Mondadori, 2002 € 22,50)
“Camminare è una delle costellazioni del cielo stellato della cultura umana, una costellazione formata da tre stelle: il corpo, la fantasia e il mondo,aperto […]. Camminare intensifica il pensare, come sapevano già gli antichi filosofi; sembra un atto senza storia, eppure innerva modesto e silenzioso, religione e filosofia, paesaggio e politica, arte e letteratura. Il camminare ci costringe a fare i conti con il nostro corpo e con la nostra storia, ci restituisce il senso ed il piacere degli incontri senza appuntamento, delle relazioni spontanee, del tempo non programmato, dello spazio pubblico e democratico, della conversazione occasionale. “Muoversi a piedi è un modo per conservare un baluardo contro l’erosione della mente, del corpo, del paesaggio e della città” che l’esasperazione tecnologica e mercantile sta producendo ovunque: “ogni persona che cammina è una guardia a protezione della sacralità della terra”.
Val di Mello 9000 metri sopra i prati: 90 itinerari dall’arrampicata all’esplorazione (Paolo Masa, Jacopo Merizzi. Stefanoni, 2005 € 19)
Verso la metà degli anni 70 un gruppo di arrampicatori “scopre” la val di Mello, un angolo incontaminato, unico nelle Alpi, un ambiente granitico solitario ed incantato. Nasce il “sassismo” un grande momento di provocazione, di distruzione e di ricerca. Salire senza lasciare traccia come avevano sempre fatto i ragni, le formiche, le scimmie e tutti gli altri animali in grado di arrampicare. Pedule a suola liscia, protezioni mobili, utilizzo limitato di chiodi, magnesite e soprattutto un’inedita leggerezza mentale nell’approccio all’arrampicata.
“La Val di Mello è stata scuola di arrampicata antisportiva per definizione. Abbiamo sempre avuto orrore dello sport, della competizione, della fatica, dell’allenamento delle scarpette strette.”
Ivan Guerini, Jacopo Merizzi, Antonio Boscacci, Popi Miotti, Paolo Masa: nelle pagine di questo libro che è ben più di una guida è racchiusa una parte della loro vita. Questa nuova edizione (la prima nel 1984 fu un successo, 3000 copie esaurite in meno di 2 anni), costituisce un repertorio completo delle vie tracciate in val di Mello, ma anche un invito alla scoperta e all’avventura.
I conquistatori del Gran Sasso / M. dell’Omo (Cda & Vivalda, 2005 € 16)
Le grandi imprese dell’alpinismo italiano non si sono svolte solo sulle Alpi, anche sugli Appennini c’è stato e c’è ancora oggi un alpinismo “indigeno”, con i suoi miti e le sue leggende, le sue pareti da conquistare e le sue tragedie. Teatro di questa attività il Gran Sasso d’Italia, frequentato nel medioevo dagli eremiti e da più di un secolo meta degli scalatori peninsulari. Non si tratta di un libro di storia, ma di storie che raccontano l’originale alpinismo praticato nel massiccio abruzzese da alpinisti fortissimi, autori di imprese esaltanti, ma realizzate su un palcoscenico senza riflettori.
I “gransassisti” sono degli antieroi, per una sorta di complesso di inferiorità verso gli alpinisti “veri”, durato almeno fino agli anni ’70, hanno spesso svalutato la difficoltà delle loro salite. Quasi tutti arrivati all’alpinismo per vie traverse, hanno portato in parete la loro curiosità, il loro stile di vita, i loro ideali, il loro grande amore per una montagna quasi sconosciuta al Nord.
Di sasso, di sale, di sole: guida alle arrampicate sportive e moderne nella provincia di Genova / Fabio Pierpaoli (Microart’s, 2005 € 20)
La Liguria è nota in tutto il mondo per le falesie di Finale, molto meno conosciute le pareti e le falesie della provincia di Genova. Questa guida, scritta da Fabio Pierpaoli, attivissimo attrezzatore di queste zone da ormai dieci anni, nelle sue 240 pagine censisce sedici siti di arrampicata, dalle riviere all’entroterra. Le falesie del Levante con quelle sul mare di Sant’Anna, Punta Manara, Riva, Moneglia e Deiva Marina e quelle dell’entroterra di Nascio, Ghiffi e Sopralacroce. Poi il Ponente intorno ad Arenzano e l’entroterra di Genova, con la Guardia e Cravasco; infine la valle Scrivia con Val Noci, Reopasso e l’incredibile Castello della Pietra.
L’aspetto grafico della pubblicazione e stato curato da persone diversamente abili del Centro Acquarone di Chiavari e tutti i proventi derivanti dalle vendite saranno reinvestiti in ausili informatici da mettere a disposizione degli utenti del centro stesso.
Vertical: 100 anni di arrampicate su roccia / Reinhold Messner (Zanichelli, 2005 € 38)
Volume “importante” sia nel formato cm 25×30 che nella dotazione di immagini a testimoniare le imprese che nel periodo tra le due guerre mondiali e subito dopo, hanno segnato le tappe fondamentali dell’arrampicata su roccia. Le storie delle montagne si incrociano con i sogni di uomini visionari, e questo libro diventa il mezzo per avvicinare, con la voce e i pensieri dei grandi protagonisti, un mondo straordinario. Personaggi storici come Mummery, Purtscheller, gli anni eroici delle grandi conquiste con Dibona, Dülfer, Comici, Gervasutti, Cassin, Bonatti, fino alla rivoluzione dell’arrampicata libera con Messner, Karl, Boivin, Berhault, Mariacher, Gullich. Un grande atto di riconoscenza e di ammirazione verso chi