La strada la scopri mentre sei in cammino
Testo di Caterina Borrello e Francesco Del Perugia
“Laboratorio stupefacente” realizzato tra il Servizio Dipendenze area minori e giovani adulti UFS Ser D Q3- Q4 Firenze , il CAI gruppo Montagna Terapia e Associazione Progetto Villa Lorenzi
Da alcuni anni il SerD UFS Q3 Q4 di Firenze ha elaborato e sviluppato uno specifico percorso di cura e riabilitazione per giovani utenti ( target 15-25 anni) con problematiche di dipendenza.
Il percorso si compone di diverse e progressive attività progettate tenendo conto delle specifiche caratteristiche del periodo evolutivo e della differente gravità della problematica relativa alla dipendenza.
Questo Laboratorio Riabilitativo Sperimentale Integrato è stato organizzato nell’ ambito delle attività terapeutico-riabilitative che si propongono ai giovani tossicodipendenti, avvalendosi della collaborazione di Enti del Privato- Sociale (Associazione progetto Villa Lorenzi) e di diverse Associazioni che gravitano nell’area socio-ricreativo e culturale.
Il Laboratorio è rivolto a giovani tossicodipendenti che si trovano in una posizione di collaborazione e consapevolezza rispetto alla cura e che sono riusciti a stabilizzarsi sotto il profilo tossicologico, mostrando così segni prognosticamente positivi ad un trattamento territoriale non residenziale.
Durante lo svolgimento del Laboratorio riabilitativo integrato sono previste alcune attività “straordinarie” a forte impatto emotivo che abbiamo chiamato evocativamente “Laboratori Stupefacenti”.
Uno di questi laboratori è quello denominato “Esercizi di resilienza” che viene svolto in fase iniziale del processo di cura con lo scopo di aumentare la motivazione oltrechè di avviare una riflessione consapevole della necessità di fortificarsi per cambiare.
Tra gli esercizi previsti significativi per aumentare la possibilità di divenire resilienti e, perciò di gestire e trasformare le avverse condizioni di partenza, vi è quello relativo ad “allenare il corpo” .
L’esercizio prevede una uscita in montagna che chiamiamo la “camminata terapeutica” organizzata su un percorso che include più tappe con diversi gradi di difficoltà. Per svolgere questa attività nell’estate del 2017 abbiamo chiesto la collaborazione del CAI sezione di Firenze trovando nel gruppo “Montagna per tutti” un valido supporto.
Aldo Terreni e Eleonora Bettini sono stati i nostri interlocutori nonchè guide e accompagnatori disponibili e professionali. Con loro abbiamo, successivamente, organizzato e condiviso insieme all’ Associazione Villa Lorenzi un più strutturato “ Laboratorio Stupefacente” denominato”voce del verbo andare: la strada la scopri mentre sei in cammino”.
Il “laboratorio stupefacente voce del verbo andare” ha coinvolto 11 giovani nella fase finale del percorso riabilitativo che hanno potuto vivere un’esperienza molto intensa e concentrata di viaggio alla scoperta della montagna e del camminare comprendendone la straordinaria valenza educativa.
Il progetto si è svolto da gennaio a luglio 2018mediante l’organizzazione di momenti formativi svolti prevalentemente con modalità out-door. Si sono sfruttati diversi contesti ambientali nei quali i ragazzi hanno potuto apprendere le nozioni basilari dell’alpinismo sviluppando nel contempo una sempre maggiore consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti ed approfondendo l’importanza del fare squadra, muovendosi in sicurezza e responsabilità.
Siamo partiti con degli incontri di conoscenza e riflessione utilizzando uno scritto- testimonianza di un giovane, oggi operatore di una comunità e skipper professionista. Abbiamo voluto che questo scritto rappresentasse una sorta di “manifesto del nostro andare” e ne riportiamo qui l’ incipit che dà la ragione della nostra scelta: “Ci vuole tempo e fiducia, forza e speranza, consapevolezza, perseveranza.
Bisogna fermarsi, chiudere gli occhi e dire a chi ti sta più vicino: “guidami tu, io adesso non ce la faccio”………………….
Promuovendo questi valori e questo spirito, abbiamo sperimentato e vissuto tutte le attivita proposte.
Ed ecco le nostre uscite:
- arrampicate indoor (palestra del Mandela forum a Firenze) e outdoor Falesia di Monsulmanao (PT)
- discesa in Grotta del Chiostraccio nel Senese
- ferrata del Monte Forato sulle montagne Apuane
- due gg nell’appennino Tosco Emiliano con pernottamento al Rifugio Duca Degli Abbruzzi
Nelle uscite oltre alla presenza di Aldo Terreni ed Eleonora Bettini sono stati presenti vari volontari del CAI con cui abbiamo condiviso l’esperienza. E’ stata una presenza preziosa e molto positiva non solo per l’aspetto tecnico (necessario e fondamentale!) ma soprattutto per quello relazionale.
Ogni uscita è stata caratterizzata da un briefing iniziale e da un momento di gruppo finale in cui si sono condivisi i vissuti della giornata.
Ci piace concludere con queste due citazioni:
“Nelle montagne troverete il coraggio per sfidare i pericoli,ma imparerete pure la prudenza e la previdenza per superarli incolumi..” Quintino Sella (fondatore del CAI)
“La montagna più alta rimane dentro di noi” Walter Bonatti.
Caterina Borrello – Psicologa e Piscoterapeuta Responsabile del percorso minori e giovani del UFS SerD B Q3 e Q4
Francesco Del Perugia – Educatore Professionale UFS SerD B Q3 e Q4