“Il sentiero della memoria” di Gabriele Inghirami

Gennaio 2010

Il Sentiero della Memoria è un percorso escursionistico, percorribile anche a cavallo ed in mountain-bike (con apposita variante dedicata in un certo tratto), che unisce Pontassieve alla Consuma passando da Rufina e da tre luoghi ove nel

Monte Giovi da Berceto (foto G. Inghirami)

1944 sono avvenute stragi di civili. Il sentiero, voluto dai Comuni di Pelago, Pontassieve e Rufina e dalla Comunità Montana della Montagna Fiorentina e realizzato dal Gruppo Escursionisti Organizzati di Sieci e dalla Sottosezione di Pontassieve, è stato inaugurato lo scorso 25 aprile 2009. In occasione dell’inaugurazione è stata organizzata una bella passeggiata di due giorni lungo tutto il percorso, che ha visto la partecipazione di circa 200 persone il primo giorno e di una sessantina il secondo, purtroppo piovoso e non sereno come il precedente. I tre Comuni, con il contributo della Provincia di Firenze, hanno offerto vitto e alloggio a tutti i partecipanti, merende comprese. L’evento è stato preceduto da un incontro tenutosi il 31 gennaio in occasione della Giornata della Memoria a Villa Poggio Reale a Rufina, dove, alla presenza di numerosi ragazzi delle scuole, sono state lette e anche raccontate dal vivo le testimonianze delle tre stragi da chi le ha vissute, come Monsignor Saccardi, all’epoca Parroco di Pomino. Riguardo a quel che avvenne in quei tragici giorni e alle vittime, rimando alla lettura della Cartoguida stampata dai tre Comuni, distribuita gratuitamente da essi, dal GEO, dalla Sottosezione di Pontassieve, dalla Sezione e scaricabile anche da http://www.caipontassieve.it/sm, insieme alle tracce GPS, a un po’ di foto e alle immagini delle tabelle informative posizionate nei tre luoghi delle stragi.

Trattandosi di episodi inseriti in un contesto storico ancora recente e oggetto, negli ultimi anni, di discussioni e revisioni con accenti e sfumature dal sapore fortemente politico, prima di iniziare i lavori abbiamo premesso che, dato che il CAI non è associato ad alcun partito, avremmo mantenuto una posizione neutrale rispetto alle interpretazioni date a questo periodo storico dai vari schieramenti. Posizione neutrale che però non ha ostacolato una nostra fattiva collaborazione nel preservare il ricordo di veri e propri massacri di persone innocenti, che non sono un’opinione, ma una verità storica documentata, accertata e testimoniata da persone ancora in vita. Se poi guardiamo all’itinerario da un punto di vista paesaggistico, naturalistico o come ulteriore tassello inserito nel mosaico di sentieri della zona, ecco che troviamo subito numerose altre conferme della bontà dell’iniziativa. Sì, perché viene innanzitutto colmata una lacuna nella rete sentieristica, in precedenza priva di percorsi lungo il fondovalle e di collegamenti diretti da Pontassieve e Rufina verso la Consuma. Il fatto poi che queste località siano ben servite dai mezzi pubblici (treno e autobus) consente non solo di evitare il ricorso alle auto, a tutto beneficio dell’ambiente, ma anche di poter percorrere in un giorno in un senso tutto il sentiero o anche solo una parte, in base al proprio livello di allenamento e al tempo a disposizione. Il sentiero è lungo complessivamente circa 29 km e, percorrendolo da Pontassieve verso la Consuma, ha un dislivello complessivo di circa 1680 metri in salita e 800 in discesa.

Profilo altimetrico del Sentiero della Memoria

La partenza è nelle vicinanze del municipio di Pontassieve; il primo tratto, in comune con il sentiero 7, salendo conduce fuori dal paese, dove, circondati dagli ulivi, si gode presto di belle vedute su Vallombrosa, la Secchieta ed il suggestivo castello di Nipozzano. Dopo un tratto in prevalenza boscoso, ma non privo di scorci panoramici, si giunge alla Pievecchia, teatro della strage dell’8 giugno 1944, sul cui muro di cinta ove fu consumata l’esecuzione sono ancora presenti gli inquietanti buchi dei proiettili. Il sentiero prosegue ora su strade e stradelle, in mezzo a campi e boschi, mantenendosi sempre, pur con qualche saliscendi, sostanzialmente in quota, per poi scendere fino alla strada asfaltata proveniente da Monterifrassine, che seguirà fino a Montebonello, contornato da prati e vigneti in un tratto piuttosto spazioso del fondovalle della Sieve, con il massiccio del Monte Giovi sulla sinistra a dominare in distanza la scena e quello della Secchieta che fa capolino sulla destra. Superato il paese di Rufina, s’imbocca la vallata di Pomino, prima con un tratto in falsopiano su strada asfaltata, successivamente alternando salite e discese in mezzo a stradelle e viottoli di bosco e di campo, fino a ritornare praticamente al livello del fosso per poi salire più a lungo su strade sterrate in mezzo a vigneti e oliveti, in una valle ora più spaziosa, fino al piccolo borgo di Pinzano. Da lì, in breve, si perviene poi a Pomino, transitando in prossimità della Pieve di S. Bartolomeo. Superato il paese, si riprende a camminare lungo stradelle di campo in un ambiente agreste ormai quasi montano, con panorami che spaziano dal vicino Monte Giovi alla Pania della Croce, fino a giungere al piccolo abitato di Berceto, ove avvenne la strage del 17 aprile 1944. Si entra a questo punto nel bosco per incontrare presso l’Oratorio della Madonna dei Fossi prima una graziosa cappellina dedicata a San Francesco, poi il sentiero 5, che si segue per un certo tratto per dopo scendere fino al torrente e risalire quindi fino ad attraversare la strada regionale per la Consuma.

Podere Nuovo

Per strada sterrata si perviene infine alla Fattoria di Podernuovo; per arrivare alla villa, luogo della terza strage, compiuta il 25 agosto 1944, occorre seguire una piccola deviazione sulla destra. Ancora ben visibili ed impressionanti i segni lasciati dai proiettili sull’inferriata di una finestra. Anche per raggiungere la villa di Lagacciolo è necessario prendere, poco più avanti in direzione della Consuma, una deviazione sulla destra. In breve il Sentiero della Memoria trova il sentiero 6, a cui si sovrappone fino alla Consuma, dove arriva anche il 5. Nella piccola piazza del paese il percorso ha termine (o inizio), ma i segni dello 00 ivi passante rammentano che si può ancora continuare a camminare verso altre mete. Il programma gite della Sottosezione di Pontassieve e quello del Gruppo Emilio Orsini ricordano invece che si può percorrere insieme in piacevole compagnia il Sentiero della Memoria il prossimo 7 marzo 2010.

Una casa di Berceto
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