“La Montanara è l’inno della montagna” di Marco Bastogi

Gennaio 2010
Il Coro La Martinella, del C.A.I. Firenze, ha partecipato al 7° Festival Europèen de Choeurs d’Hommes tenutasi in Francia tra il 30 – 31 maggio 2009, con il sostegno del Conseil Général du département Isère e dei comuni di Saint Marcellin e Chatte nella regione del Delfinato.
Nei due giorni in cui si è svolta la manifestazione, si sono succeduti tre eventi canori nei centri di Saint Marcellin, di Chatte e nella splendida abbazia gotica di Saint Antoine. L’incontro canoro ha visto la partecipazione di cinque cori, tre dei quali francesi: il coro locale Entresol, della regione del Delfinato, organizzatore del festival, il coro Lous Gaouyous della zona basca pirenaica e il coro La Solorma della vicina zona delle prealpi di Vercors. Era inoltre presente il coro irlandese Ballinteer M.V.C. di Dublino e naturalmente il nostro Coro La Martinella che ha portato, come sua consuetudine, all’attenzione della manifestazione internazionale oltre al canto della Montagna, anche il canto popolare toscano.
in Francia (foto Claudio Porrati)

La manifestazione ha avuto un successo inaspettato; complessivamente, nelle tre occasioni canore si è avvicendato un pubblico di circa 1.800 spettatori. Particolarmente emozionante è stata l’apertura ufficiale del festival alla presenza del Sindaco di Chatte, in una struttura adiacente al palazzo comunale, dove alla presentazione di ogni coro ospitato, è seguita la banda che ha scandito le note dei rispettivi inni nazionali che ogni corista naturalmente ha prontamente intonato. Il concerto conclusivo, tenutosi domenica 31 maggio nello spazio-Dumoulin Vincendon a Chatte, ha visto un altro momento significativo e particolarmente emozionante. Mentre tutti i cori erano riuniti sul palco, al termine dell’esecuzione di un canto comune, preparato appositamente per questa manifestazione, su richiesta spontanea del pubblico, è stata richiesta “La Montanara”.

Sorprende che questo canto sia conosciuto da cori stranieri, tipicamente dediti a repertori ben diversi da quello del canto di Montagna, ma è successo che dopo pochi istanti, il tempo di decidere chi doveva dirigere l’esecuzione e chi faceva il solista, e tutti i 150 coristi presenti, hanno cantato La Montanara. Questa semplice e bella melodia che con poche parole evoca tempi e luoghi immaginari esercita certamente un fascino particolare che pochi altri canti sanno infondere; bastano le prime note per riconoscerla e per portare il sapore ed il piacere della Montagna anche alla gente di pianura. Questo brano è particolarmente sentito da noi del Club Alpino Italiano perché è nato ad opera dell’alpinista, accademico del C.A.I. Toni Ortelli, su uno spunto melodico da lui udito in un’osteria nel luglio del 1927. Lo trascriverà per ricordare l’amico e guida alpina Emilio Bich tragicamente scomparso quell’anno sul M. Rosa; successivamente il maestro Luigi Pigarelli, ne curerà la stesura armonica e poetica.
Concertoa Saint Marcellin

Il canto, divenuto cavallo di battaglia del grande coro trentino della SAT che lo ha reso famoso e ne ha curata la prima edizione nel 1930; è quindi a buona ragione riconosciuto ormai da tutti come l’inno internazionale della Montagna e quest’occasione ha decisamente constatato la veridicità della cosa. Il coro La Martinella ha raccolto un’infinità di calorosi applausi e la simpatia del pubblico Francese; un pubblico molto attento ed educato a questa specifica

Il Coro e gli sbandieratori fiorentini

espressione musicale che non è assolutamente facile incontrare nelle nostre consuete occasioni canore.  Per il Coro è stata certamente un’occasione memorabile per far conoscere una realtà meno nota di Firenze, quella del coro popolare di montagna che contribuisce, nel suo piccolo, a portare in alto il nome della nostra cara città, unendo nazioni e culture diverse sotto l’egida del Canto: espressione di pace e concordia tra i popoli.

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