“Cent’anni dello SCI CAI” di Daniela Serafini

Maggio 2010
Il 2010 è per lo Sci CAI un anno molto importante, ricorrono, infatti, i 100 anni dalla sua fondazione e per festeggiare quest’avvenimento lo Sci CAI ha organizzato nel 2010 diverse iniziative, sia di tipo sportivo che di tipo celebrativo, senza trascurare il programma dell’attività invernale che è stato molto ricco di partecipazione!
Abetone 1923 - Archivio Sezione

Lo Sci CAI nasce con un proprio Regolamento nel 1910, come “Gruppo Skiatori” della Sezione di Firenze, anche se già prima c’erano stati isolati tentativi di “esercizi sugli sci” tanto da essere presi in considerazione all’interno dell’attività della Sezione. Dal Bollettino della Sezione gennaio 1910: “ … Oggi ci limiteremo ad illustrare brevemente il capitolo “Sports alpini”. E’ un capitolo aperto per la prima volta quest’anno e perciò gli diamo la precedenza … .Alcuni isolati ma fortunati tentativi con gli Ski compiuti l’anno passato (1908-1909) nell’Appennino Pistoiese, hanno invogliato quest’anno la nostra Sezione a prove più vaste. E diciamo subito che le prove non potevano sortire esito migliore. Il Consiglio Direttivo della Sezione acquistava per uso dei nostri Soci tre paia di Ski con relativi bastoni e due paia di racchette … A questo modesto corredo si debbono aggiungere varie paia di Ski, di proprietà privata di alcuni nostri Soci….”

Il campo delle prove con gli sci fu in un primo momento Vallombrosa che veniva raggiunta con la ferrovia a cremagliera S. Ellero-Saltino in coincidenza con il treno in arrivo da Firenze. Sempre dal Bollettino sezionale: “Chi non conosce Vallombrosa e non sa che delizioso soggiorno estivo essa sia?… Ebbene quest’anno si è scoperta Vallombrosa nella sua veste d’inverno e si può con sicurezza presagire che le è riserbato un fortunato avvenire come stazione invernale…”
In seguito fu l’Abetone, la meta prescelta per questi primi tentativi. A quei tempi non c’erano impianti di risalita quindi si saliva sui monti a piedi e si discendeva con gli sci.
I "cuccioli" dello SCI CAI

La prima vetta a essere salita fu “Il Monte Gomito”, successivamente le “Tre Potenze” e il “Libro Aperto”. Nel periodo 1921-22 venivano organizzate dalla Sezione le prime escursioni sulle Alpi, specialmente in Val Gardena. Successivamente cominciò a svilupparsi l’attività agonistica con l’organizzazione, da parte dello Sci CAI, delle prime gare di sci per arrivare, alcuni anni dopo (1924), all’organizzazione dei Campionati Toscani.

A proposito dell’attività agonistica, mentre in Sezione facevamo ricerche per trovare documentazione storica su questi cento anni di vita del Gruppo, abbiamo scoperto che, fra le attività dell’inverno 1921, era prevista una giornata per “disputare il campionato toscano e gara sociale d’incoraggiamento”. Avvenimento molto importante tanto che la stampa cittadina “Nuovo Giornale” di allora, ne dava notizia. La gara di fondo si sarebbe svolta alla Consuma. Per prendere parte alla manifestazione anche come spettatori, era stato organizzato un servizio automobilistico della SITA. Era previsto un regolamento che fissava in venti articoli le modalità di partecipazione a detta gara e l’art. 9 riporta: “I partenti per turno si porranno al fianco dello Starter il quale darà il segnale della partenza con la parola: PRONTI? VIA! Al VIA verrà segnato il tempo di partenza…” . E’ nata da qui l’idea di proporre, dopo tanto tempo, proprio nell’anno del Centenario, una gara di slalom fra tutti i soci del CAI che avevano messo almeno qualche volta gli sci. La gara si è intitolata “Gara del Centenario” e si è svolta il 14 febbraio 2010 al Corno alle Scale.
La partecipazione all’avvenimento è stata di gran lunga superiore alle aspettative: hanno preso parte tutti i partecipanti al corso di sci e di snowboard, gli amici di sempre e un nutrito gruppo di “scialpinisti” che con il loro entusiasmo, spirito agonistico e impegno hanno colorito questa giornata!
Riportiamo la classifica della gara congratulandoci con il vincitore: Alessandro Aversa, che aveva già fatto parte in passato della squadra agonistica del CAI con partecipazione a campionati Fisi.
Ma come sempre l’emozione più grande ce la riservano i bambini i nostri “juniores e cuccioli” alcuni addirittura principianti, come il piccolo Giole che non aveva messo mai gli sci fino a poche settimane prima, e la loro soddisfazione nel sapere di aver passato il traguardo, di avercela fatta! E la cosa più bella: quel sentirsi parte di un gruppo, di una squadra! La gara è stata preceduta da una serata speciale che abbiamo trascorso a Vidiciatico come conclusione del Corso di Sci di quest’anno. Presso l’albergo Valcarlina di Vidiciatico, da Floriano, abbiamo, infatti, festeggiato sia questo momento di chiusura dell’attività didattica, sia l’anniversario dello Sci CAI e per l’occasione sono stati invitati i maestri di Sci, con i quali ormai abbiamo uno stretto rapporto di amicizia e collaborazione, il Sindaco di Lizzano in Belvedere Alessandro Agostini e il Presidente del Parco del Corno alle Scale Sergio Polmonari, ai quali è stata consegnata, insieme al Presidente della Sezione, Aldo Terreni, una targa come testimonianza dei tanti anni di attività e collaborazione su questo territorio.
Il Corno alle Scale è, infatti, divenuto il punto di riferimento per l’attività formativa di questi ultimi quaranta anni, come abbiamo spiegato al Sindaco, da quando nel 1973 lo Sci CAI sotto la direzione di Sergio Serafini decise di organizzarvi un corso di sci per bambini e adulti rivolgendosi non solo a chi già sapeva sciare, ma a chi voleva apprendere questa tecnica, fino al momento riservata a pochi. Abbiamo ricordato con piacere insieme a Lorenzo Carpani insegnante della Scuola di Sci Freestyle, come lo staff dei maestri di allora: Lorenzo e Armando Carpani, Ferruccio Poli, Ivan Castagni, Guido Passini, Loredana e Franco Capitani, sotto la direzione di Flavio Roda, accolsero con tanto entusiasmo questo numeroso gruppo di allievi fiorentini, tanto da farli sentire veramente “a casa”.
Da allora lo Sci CAI sta portando avanti questo corso considerandolo il fulcro di tutta l’attività del Gruppo: recentemente il nostro impegno si è ulteriormente intensificato perché da cinque anni abbiamo dato vita al progetto “Invito agli sport invernali” in collaborazione con il Quartiere 2 di Firenze; è un progetto nato proprio dall’esigenza di avvicinare e sensibilizzare particolarmente i giovani alla pratica degli sport invernali in un ambiente che tiene cura della cultura della montagna.
Il progetto, infatti, favorisce l’apprendimento di uno sport invernale attraverso le tecniche fondamentali che portano ad acquisire una corretta cultura motoria sportiva, senza tralasciare, attraverso lezioni teoriche, la conoscenza e la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza sulle piste, nel rispetto di se stessi e degli altri. Il vivere questo momento sportivo insieme agli altri porta inoltre a un accrescimento personale, a tutte le età, ma in modo particolare per i giovani, attraverso l’accettazione di regole comprensive dei principi di collaborazione e uguaglianza.
L’attività di quest’anno oltre al Corso di Sci e alle uscite in Appennino ha previsto le uscite sulle Alpi in Italia e all’estero, in particolare lo skitour in Austria che abbiamo effettuato nel mese di marzo. La formula “skitour”, sperimentata da qualche anno, sta entusiasmando molto i nostri soci: è molto piacevole sciare tutti i giorni in comprensori diversi grazie al pullman a disposizione! Quest’anno siamo ritornati nel comprensorio di Kitzbuhel che già avevamo incontrato lo scorso anno; questa stazione invernale con i suoi 150 km di piste, è vecchia quasi 120 anni. La sua storia sciistica precede quella dello Sci CAI di una ventina di anni da quando nel marzo del 1893 il pioniere dello sci Franz Reisch, ispirandosi all’esploratore norvegese Fridtjof Nansen, percorse, per la prima volta con gli sci, la discesa delle pendici del Kitzbüheler Horn. Quest’avvenimento è stato la scintilla che ha trasformato questa tranquilla cittadina in una località sciistica d’importanza mondiale soprattutto per tutte le competizioni che vi si sono da allora disputate. Questa volta eravamo alloggiati a Maria Alm, comprensorio sciistico non altrettanto famoso ma che ci ha affascinato con le sue piste molto ampie, per tutti i gusti, e soprattutto abbiamo avuto la fortuna di trovarvi neve fresca grazie alle abbondanti nevicate dei giorni precedenti il nostro arrivo.
L’altro evento celebrativo dell’anniversario dello Sci CAI è la mostra storica fotografica allestita insieme a Giancarlo Campolmi nel mese di maggio al Parterre. La collaborazione con il Quartiere 2 che ha messo a disposizione i locali e provveduto alla stampa di locandine e cartoline ci ha facilitato il compito della comunicazione e visibilità all’esterno. La mostra, infatti, è un mezzo importante per rendere visibile la storia di un Gruppo che è una delle realtà sportive più antiche della città di Firenze. La ricerca negli archivi della Sezione di foto e testimonianze significative degli avvenimenti che hanno caratterizzato questo lungo percorso si è resa subito veramente interessante anche se molto impegnativa.
La nostra idea era limitarci a montare alcuni pannelli con foto e testo, ma ci siamo resi conto ben presto, man mano che il progetto prendeva forma, che questi non erano abbastanza e siamo addirittura arrivati a triplicarne il numero… nonostante ciò siamo consapevoli che questi non saranno certamente stati sufficienti per tracciare un percorso dettagliato di cento anni di storia e attività del Gruppo ma sicuramente danno un’idea di come sciavano i nostri amici “skiatori” di quasi un secolo fa, o meglio, per usare un termine di allora, come “scivolavano” senza la pretesa di alcuno stile! Incontriamo allora alcuni protagonisti della mostra che hanno preso vita attraverso le foto in origine piccolissime e ingrandite attraverso lo scanner di Giancarlo. Abbiamo così potuto notare nei dettagli com’erano vestiti, e l’espressione dei loro volti: la ragazza che sciava a Pietramala con il giaccone militare del fratello, i giovani che le facevano compagnia vestiti in giacca e cravatta e con larghi mantelli, impettiti e in posa per fermare attraverso l’obiettivo della macchina fotografica quell’evento straordinario: scivolare sulla neve con questi nuovi attrezzi! Questi attrezzi, gli sci, che erano in legno, lunghi più di due metri e a cui solo nel 1930 ci furono aggiunte le lamine. Le concorrenti alle gare di sci con fazzoletto legato in testa, ci fanno sorridere pensando alle attrezzature da gara dei nostri giorni con casco e tute specifiche per non fare attrito nella discesa!
Vidiciatico - Celebrazione dei 100 anni
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