“Monte Morello, un sentiero recuperato” di Sergio Rinaldi

Gennaio 2007

Parlare del SENTIERO DEL PENSIONATO che porta dal Rifugio Gualdo (m. 428) a Poggio Casaccia (m. 921) e arriva senza indugi o deviazioni sulla prima punta di Monte Morello non è certo una novità …per gli appassionati di trekking che affollano i numerosi sentieri di questo monte che domina dall’alto Prato, Sesto, Firenze e il Mugello. La singolarità sta solo nel fatto che un piccolo gruppo di volonterosi, dopo varie interpellanze fatte al C.A.I. di Firenze e di Sesto si è deciso a ritracciare un percorso di 500 metri di dislivello che sale direttamente con pendenza continua fino  quasi al 70%, ripercorrendo il tracciato dismesso iniziato diversi anni addietro da un anonimo pensionato lungo un percorso ideale e ripido che attraversa , in un ambiente naturale degno di rispetto, altri sentieri più dolci. Le 40 segnalazioni indicate un po’ su pietre e un po’ su tessere fissate su alberi disseccati o con fascette riprendono la vecchia forma e i colori dei precedenti segni e pur distinguendosi da quelli del C.A.I. guidano con sicurezza e in condizioni di tranquilla percorribilità i passi dell’escursionista. I cartelli posti all’inizio, a metà percorso e in vetta sono indici determinanti dell’itinerario.

Da segnalare un deprecabile  atto dI vandalismo dei soliti ignoti (…falsi ambientalisti ?) che ha già asportato sulla cima un cartello segnalante l’imbocco poco evidente del sentiero per la discesa al Rifugio Gualdo. Comunque si spera che questa nuova segnaletica e la sua manutenzione ripristinata serva ad annullare il degrado del sentiero considerato uno dei più belli e diretti al Poggio Casaccia, lasciato in eredità ai nostri figli o nipoti. I tempi indicati sul cartello di inizio sono importanti test per chi voglia sottoporsi ad una prova fisica di performance. Il proprio grado fisico di allenamento si rileverà sia per gli alpinisti, sia per gli escursionisti e sia per i turisti che si cimenteranno con questo sentiero del pensionato. Inoltre in alto si trova un altro cartello, posto alla base della croce di vetta, su cui è indicata la ROSA DEI VENTI e l’orientamento per i curiosi che non hanno dimestichezza con la bussola.

Questo sentiero è segnalato anche sulla Carta 1:25000 della zona ed è già stato oggetto di interessanti precedenti articoli anche di penne famose. Non resta che augurare una buona sudata a tutti, per tutte le età e non solo per quella pensionabile.

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