La gestione dei sentieri della Sezione di Firenze di Giancarlo Tellini

Annuario 2012

DSCN2956E’ tempo di bilanci. Siamo alla fine di un triennio particolarmente ricco d’iniziative e di avvenimenti importanti per l’attività di manutenzione dei sentieri nella nostra Sezione e quindi si coglie l’occasione per soffermarsi a riepilogare quanto è avvenuto, quali sono i motivi di soddisfazione, quelli di rammarico e come immaginiamo il futuro.Sono molti anni che la nostra Sezione dedica attenzione al ruolo dei sentieri e crede all’importanza di valorizzare gli itinerari presenti nella nostra provincia, legati alla storia dei luoghi e delle persone, alle vicende di vita e di lavoro, utili per raggiungere i luoghi desiderati, per ogni necessità. Inizialmente fu fatto un lavoro di tracciatura, furono realizzate importanti guide e riportati i percorsi sulle carte geografiche. Da qualche anno anche a livello nazionale il CAI ha maturato la convinzione di quanto fosse strategico per il prestigio e la visibilità del Sodalizio, prestare attenzione a questi itinerari per renderli fruibili agli escursionisti in via continuativa, per elevare il livello di sicurezza nel percorrerli e per facilitare l’orientamento a tutti, ma soprattutto a coloro che sono meno esperti ma che, in quantità sempre maggiore, si avvicinano all’escursionismo cercando una “via di fuga” dal caos delle città e dei luoghi di grande concentrazione di persone. Furono definite soluzioni comportamentali e tecniche comuni per tutte le sezioni e ricercate soluzioni che valorizzassero la qualità degli interventi effettuati.

Questa è la nostra storia, già conosciuta da molti soci del CAI, ma che vogliamo ricordare per valorizzare ancora l’impegno di alcuni volontari, anche nella nostra Sezione, che ripartendo dal lavoro dei nostri “pionieri”, costituirono un “gruppo di lavoro” che si ritrovava sistematicamente, con pochi mezzi, per rinnovare la tracciatura e per effettuare gli interventi di piccola manutenzione necessari lungo i percorsi. Questi soci, eccezionalmente rispetto alla maggioranza delle sezioni CAI, ebbero anche l’idea di preparare direttamente i cartelli, che riportavano la destinazione dei percorsi, da installare nei luoghi dove si presentava una particolare difficoltà d’orientamento. Un servizio molto importante per la collettività, non solo per i nostri associati. Recentemente è cresciuta la quantità dei soci che partecipano alla gestione dei sentieri ed anche la disponibilità di tempo individuale; si è pensato quindi di cambiare l’organizzazione delle attività e attrezzarsi adeguatamente per rispondere nel modo più efficace alle necessità del servizio. Le novità sono state moltissime e significative ed hanno trasformato profondamente l’impostazione del passato.

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Istituzione del “Gruppo Sentieri”

Nel 2010 è stato trasformato il precedente “gruppo di lavoro” in un gruppo sezionale facendo diventare un’attività estemporanea dei soci uno degli obiettivi strategici della Sezione, con l’istituzione di un regolamento e con la previsione di destinare una parte degli eventuali fondi pervenuti da enti esterni, in modo esclusivo, alle future attività di manutenzione sentieri. In pratica un’attenzione nonché un impegno sostanziale e concreto della Sezione, nel tempo, alla cura della sentieristica. Sono stati nominati dal Consiglio Direttivo due coordinatori che curano l’organizzazione delle uscite e tutte le attività del gruppo, uno di riconosciute capacità operative per gli interventi “sul terreno”, l’altro per gli aspetti amministrativi e comunicazionali. Il numero dei soci che, attualmente, aderiscono alle nostre attività è di circa 40 persone, una parte considerevole delle quali partecipa con grande frequenza alle uscite periodiche e alle altre iniziative che vengono programmate.

Il Gruppo Regionale Toscana del CAI, attraverso l’apposita Commissione Sentieri, ha organizzato, e organizza annualmente, corsi d’informazione sia per illustrare le modalità di lavoro che per confrontarsi sull’utilizzo dei materiali. La partecipazione dei nostri soci a questa formazione, supportata anche da appositi “quaderni” emessi dal CAI centrale, offre loro notizie importanti e una conoscenza di base, non riscontrabile in altre associazioni. Quindi facciamo volontariato ma ricerchiamo anche qualità, conoscenza e consapevolezza.

Attrezzature

L’aumento dei soci coinvolti nel servizio ha imposto l’esigenza di attrezzarsi adeguatamente per avere gli strumenti necessari e nella quantità adeguata, per effettuare gli interventi di manutenzione e di posa della segnaletica nel modo più efficace, facendo in modo che ogni partecipante possa dare il suo contributo operativo.

Nel 2011, grazie al contributo della Sezione, abbiamo realizzato in “magazzino” esterno alla sede che è un’importantissima “base” per le esigenze logistiche e funzionali del Gruppo dove viene riposto tutto il materiale, sia gli attrezzi che le vernici (relativamente a quest’ultime sono stati risolti anche aspetti di sicurezza e …. di odore all’interno delle stanze). Dalla fine del 2011 disponiamo anche di un mezzo fuoristrada (pick-up) che ci consente di “coprire” un maggiore quantità di territorio, facilitandoci significativamente nell’avvicinarsi o raggiungere i luoghi dove dobbiamo intervenire e soprattutto alleviandoci dalla fatica, a volte rilevante, di portare il materiale che ci serve.

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Produzione della segnaletica

Ormai da anni (dall’istituzione del percorso GEA) la Sezione produce cartelli e tabelle in legno in quantità, per noi, significativa; oltre che per le necessità dei nostri sentieri, se ne producono anche per altre sezioni o sottosezioni del CAI (per Pontassieve facciamo anche degli specifici cartelli in castagno per il Parco delle Foreste Casentinesi).

La nostra segnaletica, fin dalle prime realizzazioni, ha suscitato interesse anche all’esterno del Sodalizio determinando richieste da Enti per i loro percorsi tematici. In questi ultimi casi spesso emerge un impegno maggiore, cioè la necessità di incidere loghi che, secondo la loro complessità, non sempre sono da noi realizzabili; quando è stato possibile farlo, sono stati prodotti cartelli particolarmente apprezzati.

Abbiamo a disposizione un nuovo computer e per l’incisione del legno (larice stagionato o castagno) disponiamo di un nuovo pantografo, più “consistente” rispetto a quello che fu acquisito inizialmente per la sperimentazione, che agisce con due tipologie di software, uno generico e l’altro perfezionato da un nostro socio che rende la lavorazione particolarmente semplificata. Riusciamo a fare oltre 200 cartelli ogni anno.

Attività di manutenzione

La presenza di numerosi di soci alle nostre uscite permette, spesso, di organizzare più gruppi di lavoro e quindi, nella stessa giornata intervenire su una quantità importante di chilometri. Considerata anche la presenza del nuovo mezzo, di cui si percepisce già l’efficacia, la frequenza d’intervento sui sentieri con criticità di vegetazione (ossia nei tratti dove la stessa ricresce rapidamente) si sta riducendo significativamente (al massimo tre anni), garantendo quindi una buona fruibilità. Il nostro intervento, in questi ultimi anni, si è esteso eccezionalmente anche oltre i limiti consueti del territorio assegnato dal CAI alla nostra Sezione. Pur rimanendo nell’ambito della provincia di Firenze, di cui siamo i referenti consueti degli escursionisti che si rivolgono al nostro Sodalizio, siamo stati invitati ad agire in un ambito più ampio.

Attraverso il Gruppo Regionale, sono stati fatti accordi per la manutenzione delle “vie dei pellegrini”:

– la “Via Francigena” per il tratto che attraversa i comuni della val d’Elsa (con sei comuni locali)

– le “vie Romee del contado Fiorentino”, percorsi di nuova istituzione (con L’Ente CRFI), che abbiamo già tracciato interamente e dove istalleremo anche, prossimamente, la segnaletica escursionistica da noi prodotta, con il logo della mano benedicente. Il percorso proveniente da Bologna (tramite il passo della Raticosa), si dirama poi da Firenze, per Arezzo con due tracciati attraverso il Valdarno, verso Siena attraverso la Val di Pesa e verso la via Francigena passando dall’empolese e poi verso Siena per la val d’Elsa nel lato opposto del fiume rispetto alla via Francigena stessa con cui ha alcuni raccordi.

Il nostro modo di operare sui sentieri e la nostra segnaletica stanno incontrando consensi da parte di alcuni Enti Pubblici. Si sono conseguentemente definiti accordi di collaborazione con:

– l’unione dei comuni del Mugello (ex Comunità Montana) per ripristinare la rete SO.F.T. (sorgenti fiorentine trekking), un anello principale di undici tappe e ventidue anelli secondari che percorrono tutto il territorio del Mugello, transitando anche dal Parco delle Foreste Casentinesi e dalla Val di Sieve.

– il comune di Firenzuola per ripristinare quattordici anelli escursionistici locali e realizzarne uno nuovo. In questo caso siamo nei territori della Sezione di Imola che non ha le potenzialità per eseguire l’attività richiesta e che quindi ha avallato il nostro intervento.

– i comuni di Pelago e Rufina che desideravano estendere la rete sentieristica sul loro territorio. Anche in questo caso siamo nel territorio della Sottosezione di Pontassieve con la quale, per questi sentieri collaboreremo per le future esigenze di manutenzione.

Conclusioni

100-2527Siamo complessivamente soddisfatti dei risultati raggiunti e riteniamo che siano un significativo punto di partenza per avere anche in futuro un buon livello di manutenzione dei sentieri di nostra competenza. Oggi abbiamo i mezzi e gli strumenti adeguati per fare un buon servizio. Sarà fondamentale alimentare il “motore” più importante, ossia la disponibilità dei soci che già partecipano e di altri che speriamo si aggiungano, nonché l’interesse e il supporto fino ad oggi dimostrati dal Consiglio Direttivo della Sezione.

L’aspetto più gratificante, di cui siamo orgogliosi, è la capacità di fare “gruppo” grazie alla grande motivazione che caratterizza le persone che partecipano alle nostre attività. La consapevolezza di svolgere un servizio utile alla comunità degli escursionisti e alla tutela dell’ambiente boschivo e montano alimenta la voglia di aderire alle nostre iniziative.

Ogni attività è migliorabile e abbiamo la voglia e la determinazione per farlo, ma su alcuni aspetti, in particolare, è necessario trovare delle soluzioni più efficaci:

– la capacità di dare notizie utili agli escursionisti, specialmente via web

– il riconoscimento del ruolo che svolge il CAI sui sentieri da parte di Enti Pubblici

Nel primo caso non siamo riusciti a elevare come sarebbe necessario, il livello d’informazione web sui nostri sentieri. E’ presente una semplice lista – molto consultata – dalla quale sarebbe auspicabile raggiungere maggiori notizie sui singoli itinerari.

Non abbiamo al momento le competenze per realizzare archivi informatici e non riusciamo a sensibilizzare altri soci per farlo o altre strutture CAI a collaborare sull’argomento.

Auspichiamo che alcune iniziative a livello di Gruppo Regionale (censimento sentieri e cartografia digitale) diventino un’occasione per superare questa carenza. Relativamente ai rapporti istituzionali, in particolare con gli Enti Pubblici di maggiore dimensione (Regione, Province), c’è molto da fare e sarebbe necessaria una presenza più assidua e incisiva del CAI, soprattutto del Gruppo Regionale, per affermare il nostro ruolo nella gestione dei sentieri e dell’escursionismo ridiventando, come in passato, un riferimento essenziale su queste materie nelle quali abbiamo una conoscenza ed esperienza superiore a tutte le altre associazioni.

 

 

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