Annuario 2012

Nella prima parte del 2012 le attività della Sottosezione di Pontassieve hanno conosciuto fortune alterne, mescolando buoni risultati a elementi di forte preoccupazione. Vengo subito alle noti dolenti: i soci attivi, non solo quelli che contribuiscono alla realizzazione delle varie attività, ma anche quelli che partecipano alle gite, sono pochi e soprattutto sono sempre meno. Premesso che non c’è bisogno di alcuna giustificazione per avere interessi diversi e dedicarsi ad altro (il CAI è solo una fra le tante cose belle della vita), tuttavia va detto che spesso coloro che hanno ridotto la propria presenza all’interno dell’associazione lo hanno fatto in seguito a problemi di salute, di lavoro, familiari o per un semplice fattore anagrafico e non per disincanto verso l’andare in montagna o le varie attività sociali. Quello che manca è, credo, un maggiore ricambio, un afflusso di nuovi soci, possibilmente giovani, ma vanno bene di tutte le età, che portino nuove idee, nuove energie e mettano a disposizione una parte del proprio tempo per l’associazione.

Comunque, grazie all’impegno di alcune persone ed alla collaborazione con altri gruppi della Sezione e della zona, anche quest’anno il programma escursionistico è andato avanti, con alcune uscite che hanno riscosso un discreto successo ed altre che sono state addirittura annullate per mancanza di partecipanti. Tutte le uscite, però, per fortuna, si sono svolte senza incidenti e chi era presente è sempre (o quasi sempre) tornato a casa soddisfatto. Quest’anno, per la prima volta, è stata organizzata una passeggiata promozionale, per il territorio, ma anche per la nostra associazione, in occasione del Toscanello d’Oro, durante il quale è stata allestita anche una mostra fotografica tematica insieme all’Associazione Fotografi del Levante Fiorentino e del Circolo ACLI, che da gennaio ospita la nostra sede. Inoltre, lo scorso 12 giugno, con il patrocinio del Comune di Pontassieve, è stato organizzato un incontro con il Soccorso Alpino aperto a tutta la popolazione, dedicato alla prevenzione ed al trattamento degli incidenti in montagna, che ha ottenuto un buon riscontro. Quest’anno abbiamo aderito anche alle attività di “scuola estiva” organizzate dal circolo didattico di Pontassieve accompagnando un gruppo di ragazzi delle scuole primarie lungo un facile percorso nei dintorni del paese. Da segnalare anche la felice esperienza di accompagnamento di alcune persone affette da disagio mentale, in collaborazione con la Polisportiva Rugiada, insieme alle educatrici che li seguono, che avrà molto probabilmente un seguito anche in autunno. Per mancanza di tempo e di persone disponibili, non abbiamo invece collaborato al progetto “BOSCO”, portato avanti dalle varie associazioni che si occupano di educazione ambientale all’interno dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, tuttavia saremo presenti all’uscita di due giorni con pernottamento all’aperto presso il Pian dell’Aina (Londa) che si terrà in agosto, dedicata alla sostenibilità e con la partecipazione di vari gruppi escursionistici, ciclistici e ippici.

Pur con alcune difficoltà nelle ultime settimane, dovute all’assenza per cause di forza maggiore di un paio di volontari solitamente molto attivi, stiamo portando avanti anche il programma annuale di manutenzione della rete di sentieri, che ha visto la riorganizzazione di alcuni itinerari e la realizzazione di due nuovi percorsi (uno dedicato a Gino Balli, lì ucciso nel 1944) nella zona di Castagno di Andrea, inaugurati lo scorso 10 giugno insieme ad altre associazioni (fra cui il GEO Sieci e l’Ass. Andrea del Castagno) e con il patrocinio del Comune di San Godenzo. Sono vivi e saldi i rapporti di collaborazione con il Comune di Pontassieve per la manutenzione dei sentieri dell’ANPIL di S,Brigida e della sua valorizzazione tramite escursioni, merende e apertura del Centro Visite, naturalmente sempre insieme agli amici del gruppo esc. Il Crinale e del GEO di Sieci.

Per finire, potrebbe essere finalmente ad una svolta il progetto, che ormai si trascina da oltre una decina di anni, di realizzare un piccolo muro di arrampicata sulla facciata esterna di una scuola comunale, che potrebbe attrarre finalmente un po’ di quei giovani che ora scarseggiano e generare una ventata di freschezza e di rinvigorimento.

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