Gennaio 2006
queste mie righe sono per inviare gli auguri di buon anno a chi non era presente alla festa dei Soci, nè agli auguri che abbiamo porto alla città di Firenze con l’aiuto del nostro coro “ La Martinella”. Come avete potuto notare …con questo numero è cambiato il Direttore del nostro Alpinismo Fiorentino. A Carlo Barbolini vanno i nostri ringraziamenti per aver portato avanti questo lavoro e per tutto quanto ha svolto in questi anni, al nuovo Direttore Roberto Masoni ed al Comitato di redazione i nostri migliori auguri di buon lavoro in questo non facile compito.
Come notizia dell’ultima ora, Vi porto a conoscenza che il CAI Firenze è stato chiamato dal CONI e dall’Assessore allo Sport del Comune di Firenze, Eugenio Giani, a far parte, come fondatore assieme ad altre Società, del Club ” Società Centenarie”. E’ questa un’altra meta raggiunta.
Voglio inviare, tramite queste pagine, un particolare ringraziamento a tutte le Signore che hanno collaborato alla festa di fine anno. Grazie. Inizia con il 2006 l’ultimo anno del mio mandato di presidenza e con l’assemblea di Marzo sarà insediata la Commissione elettorale che dovrà stilare la lista dei futuri candidati. Le elezioni per eleggere il nuovo Consiglio che dovrà condurre ed amministrare la nostra amata Sezione si terranno nel prossimo mese di novembre. Questo, cari soci, è un compito che vi impegna a cercare di eleggere soci che hanno voglia di lavorare e di essere presenti fisicamente in sede per dare il loro apporto alle varie attività, di non essere cioè solo presenti alle riunioni di Consiglio, come normalmente succede, o ad iscriversi alla gita e poi sparire. L’appoggio morale è molto, ma il lavoro da svolgere è assai maggiore, se non ci sentiamo responsabili è bene non presentarsi.
La Sezione ha bisogno di coloro che portano il loro contributo di idee e di tempo, anche senza cariche ufficiali, altrimenti tutto si ferma. Dobbiamo essere certi delle persone che eleggiamo a rappresentarci ed amministrarci, occorrono soci che volontariamente lavorino per organizzare per tutti, come attualmente ce ne sono. E’ bene pensare che siamo tutti una famiglia e che ognuno ha un suo compito da portare avanti senza considerarsi più bravo d’un altro. Purtroppo anche nel CAI è aumentata paurosamente la burocrazia ed è diventato necessario che alcuni degli eletti svolgano il ruolo di “manager”, ruolo assai meno gratificante che organizzare attività più legate alla montagna, ma che comunque , alla luce dei fatti, si è rilevato di primaria importanza. E’ necessario che tutti ci accendiamo di entusiasmo per la sostanza delle cose, non per le parole ben connesse all’interno delle frasi.
Cari amici, essere soci del Club Alpino non è rappresentato da una tessera, ma è ben altro, è qualcosa che si deve sentire dentro di noi, il CAI insegna certo ad avvicinarsi ai monti in sicurezza, quindi a praticare uno “sport”, ma è anche cultura da divulgare ed insegnare ad iscritti e simpatizzanti. L’appartenenza al Club Alpino significa essere persone partecipi e motivate, vuol dire dare le nostre energie per far conoscere le bellezze del creato, amarle e rispettarle quali luoghi ricchi di cultura e di valori da tramandare. Al nostro volontariato dobbiamo dare la gioia di condiveidere tutto ciò assieme a tanti amici, la voglia di vivere in un mondo pulito circondati da una bellissima natura, di condividere le tante gioie che questa elargisce. Io sono certo che nel dare a qualche nuovo socio tutto questo anche noi riceviamo in cambio qualcosa che ci arricchisce e produce amore verso i nostri simili. Ringraziando tutti quelli che sono riusciti a leggermi sino in fondo Vi auguro nuovamente un sereno anno, pieno di salute.